Le coliti sono un gruppo di patologie che colpiscono l’intestino. Con il termine colite si indica, piuttosto genericamente, un processo di tipo infiammatorio che può interessare l’intero colon (vedasi il paragrafo finale per approfondire gli aspetti anatomici) o solamente un suo segmento. Un errore comune è identificare la colite con la sindrome del colon irritabile.
Classificazione delle coliti
Infatti molte sono le forme di colite e diversi sono i modi di classificarle. Una prima classificazione è quella che distingue fra coliti primitive (o primarie) e coliti secondarie. Le primarie sono quelle le cui cause esplicano nel colon la loro attività di tipo patogeno; le seconde invece sono dovute a malattie relative ad altri organi o apparati, sono cioè secondarie ad altre patologie.
Le coliti possono anche essere suddivise in acute e croniche. Nelle forme acute, l’insorgenza è di solito improvvisa, con dolori addominali crampiformi, stipsi o diarrea; le coliti croniche possono essere conseguenti a forme di tipo acuto oppure insorgere senza che vi sia una causa ben precisa.
Tipi e cause di colite
Sindrome del colon irritabile o sindrome dell’intestino irritabile (talvolta anche IBS, acronimo dei termini inglesi Irritable Bowel Syndrome); è il tipo di colite più diffuso (e anche il meno grave); è nota anche come colite spastica, una terminologia che la gran parte degli autori ritiene non del tutto corretta, ma che anche gli addetti ai lavori utilizzano vista la sua popolarità; più raramente viene definita colopatia funzionale; in moltissimi casi, comunque, è indicata molto semplicemente, anche se impropriamente, con colite e con altri terminologie popolari relative all’organo interessato, il colon (colon nervoso, colon irritato, colon infiammato ecc.).

Le coliti che possono colpire l’intestino possono essere di diversi tipi: la più diffusa è la sindrome del colon irritabile, che colpirebbe in media il 15% della popolazione dei paesi sviluppati.
Il morbo di Chron con la colite ulcerosa costituisce la principale malattia infiammatoria intestinale (IBD, inflammatory bowel disease). Il morbo di Crohn può interessare non solo il colon, ma tutto il tratto gastrointestinale, a differenza della rettocolite ulcerosa che interessa solo il retto e il colon. Le malattie infiammatorie croniche intestinali hanno una causa ancora sconosciuta e, anche se non sono strettamente ereditarie, mostrano una certa familiarità (aumenta il rischio se ci sono parenti colpiti da esse).
La colite ulcerosa (rettocolite ulcerosa) è una seria patologia di cui non sono ancora completamente note le cause. Per approfondimenti si consultino i nostri articoli sulla colite ulcerosa e dieta per la colite ulcerosa.
Le coliti infettive sono provocate da un agente esterno: tifo, paratifo, salmonellosi, tubercolosi addominale, Yersinia, Shigella, Clostridium difficile (colite pseudomembranosa), Ameba, Cytomegalovirus, schistosomiasi ecc. Di solito la colite insorge a causa dell’ingestione di cibo contaminato; la forma è pertanto acuta e può coinvolgere altri organi perché i batteri (o le tossine da loro prodotte) possono entrare in circolo dopo l’assorbimento da parte della mucosa del colon.
Le coliti ischemiche sono causate da un deficit dell’apporto di sangue al colon. Se il colon non è sufficientemente irrorato, può infiammarsi con una colite che spesso insorge in forma acuta. Oltre alle trombosi dovute a placche aterosclerotiche (le coliti ischemiche sono maggiormente diffuse tra gli anziani, a causa della notevole diffusione di patologie cardiovascolari tra questi pazienti), altre cause sono la tromboembolia (con origine cardiaca, come nei pazienti che soffrono di fibrillazione atriale), lo shock cardiocircolatorio, l’ernia intestinale strozzata e il volvolo intestinale.
Il colon
Il colon è la parte più lunga (130 cm circa) dell’intestino crasso ed è composto da diversi tratti. Anatomicamente può essere suddiviso in tre porzioni: colon destro, colon trasverso e colon sinistro. Il colon destro è formato da cieco e colon ascendente mentre il colon sinistro comprende colon discendente, sigma (anche colon sigmoideo) e retto (anche colon retto). Lungo il decorso del colon sono presenti vari sfinteri, muscoli di forma circolare che contraendosi e rilasciandosi permettono o impediscono il passaggio di materiale lungo il canale intestinale. Sostanzialmente le funzioni del colon sono quelle di transito delle feci, di assorbimento di acqua e di elettroliti. Il transito fecale è un’operazione che può durare dalle 12 alle 36 ore; se il transito è eccessivamente veloce, l’assorbimento dell’acqua risulterà insufficiente e ciò causerà diarrea e disidratazione; ovviamente, se il transito è esageratamente lento si avrà un assorbimento eccessivo di liquidi che causerà secchezza delle feci e conseguente stipsi.
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