Il carcinoma spinocellulare, o spinalioma, è una delle forme di tumore cutaneo più diffuse in assoluto, per l’esattezza è il secondo tipo di tumore della pelle più comune dopo il basalioma (o carcinoma basocellulare).
Il carcinoma spinocellulare è una forma tumorale che colpisce le cellule squamose (cellule presenti nell’epidermide, dalla vita breve e protagoniste di un continuo ricambio).
Come il basalioma, anche il carcinoma spinocellulare è un tumore cutaneo non melanocitario (ricordiamo che i tumori cutanei non melanocitari, altrimenti detti Non Melanoma Skin Cancer, NMSC) sono tumori epidermici che derivano dai cheratinociti; vi sono forme precancerose, come la cheratosi attinica, e forme maligne come appunto il basalioma e il carcinoma spinocellulare).
Come detto, il carcinoma spinocellulare è un tumore piuttosto comune, rappresentando il 20% delle forme tumorali cutanee non melanocitarie (il 75% circa è rappresentato dal basalioma, mentre il restante 5% è relativo a carcinoma a cellule di Merkel, carcinoma delle ghiandole sebacee, linfomi cutanei, sarcoma di Kaposi e dermatofibrosarcoma protuberans).
Nel nostro Paese l’incidenza del carcinoma spinocellulare è quantificata in circa 105 casi ogni 100.000 abitanti.
L’incidenza di questa neoplasia ha la tendenza ad aumentare con l’avanzare dell’età; gli uomini risultano essere più colpiti delle donne (rapporto 2:1).
Il carcinoma spinocellulare può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, ma nella gran parte dei casi insorge nelle aree cutanee che sono maggiormente esposte ai raggi solari (viso, collo, orecchie, mani, braccia e gambe); come nel caso di altri tumori cutanei, non è determinato soltanto da un’esposizione intensa, ma da un’esposizione persistente; si tratta in sostanza di una degenerazione da danno cumulativo.
Carcinoma spinocellulare – Cause e fattori di rischio
Come già accennato in precedenza, la causa principale dell’insorgenza di un carcinoma spinocellulare è da ricercarsi nella cronica esposizione ai raggi solari; alcuni processi infettivi cronici e infiammazioni della cute possono degenerare in spinalioma; lo stesso può dirsi della presenza di lesioni cutanee di lunga durata (ferite, zone sottoposte a irradiazione o esposte a determinati agenti chimici, cicatrici ecc.) che possono costituire la base di partenza per lo sviluppo di questa forma neoplastica.
Non mancano poi gli autori che ritengono che la tendenza a sviluppare un carcinoma spinocellulare sia ereditaria.
Fra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di un carcinoma spinocellulare dobbiamo ricordare:
- fototipo 1 e 2 (le persone con la pelle chiara hanno un maggior rischio di sviluppare un tumore cutaneo rispetto alle persone dalla pelle più scura)
- eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (ivi compresa l’esposizione eccessiva alle lampade per l’abbronzatura) per motivi professionali (tipico caso quello degli agricoltori) o ludico-sportivi
- storia pregressa di serie scottature solari
- storia personale di determinate patologie cutanee (cheratosi attinica, cheilite attinica, leucoplachia, malattia di Bowen, xeroderma pigmentoso)
- storia personale di una precedente neoplasia della cute
- immunodeficienza da varie cause (patologie, assunzione di farmaci immunosoppressori ecc).
Un breve cenno va a coloro che sono affetti da xeroderma pigmentoso; in queste persone, infatti, il rischio di contrarre un tumore cutaneo è decisamente alto; si tratta di una rara patologia ereditaria caratterizzata da notevole fotosensibilità, prematuro invecchiamento cutaneo, predisposizione allo sviluppo di tumori cutanei e alterazioni nella riparazione del DNA. La malattia interessa entrambi in sessi in egual misura e si riscontra un caso ogni 250.000 nati vivi; fa eccezione il Giappone, Paese in cui l’incidenza è molto più elevata (un caso ogni 40.000 nati vivi).
Sintomi e segni
Il carcinoma spinocellulare si manifesta come una lesione cutanea distintiva, persistente, ispessita e con una superficie squamosa e ruvida al tatto; tende a sanguinare facilmente in seguito a un evento traumatico (per esempio dopo essere stata grattata); talvolta può assomigliare a una verruca, altre volte è più simile a un’ulcerazione coi bordi rilevati e la superficie crostosa; talvolta è un semplice nodulo molto rigido e arrossato. Può insorgere ovunque, ma è decisamente più frequente riscontrarla nelle aree fotoesposte (se si manifesta sulle labbra appare come una zona ruvida e squamosa con la tendenza a impiagarsi). Qualora si noti una lesione cutanea apparsa improvvisamente e inspiegabilmente e che tende a non guarire e a riformarsi è opportuno rivolgersi quanto prima possibile a un dermatologo.

Il carcinoma spinocellulare, o spinalioma, è una delle forme di tumore cutaneo più diffuse in assoluto, per l’esattezza è il secondo tipo di tumore della pelle più comune dopo il basalioma
Carcinoma spinocellulare – Metastasi
Uno spinalioma può dare metastasi sia locali (ai linfonodi) che a distanza. Gli organi principalmente interessati sono il fegato, i polmoni, il cervello e le ossa.
Diagnosi
La diagnosi di carcinoma spinocellulare richiede un esame obiettivo e una biopsia. È opportuna una biopsia preliminare a tutto spessore, incisionale o escissionale in caso di lesioni molto ridotte. La precocità della diagnosi è fondamentale; in caso contrario, infatti, c’è il rischio che il carcinoma spinocellulare invada i tessuti circostanti e raggiunga linfonodi e/o altri organi interni con tutte le conseguenze del caso; se non trattato per tempo e adeguatamente, lo spinalioma può rivelarsi fatale.
Carcinoma spinocellulare – Cura
Per ottenere una guarigione totale è necessario che il tumore venga rimosso completamente. I mezzi terapeutici a disposizione per il trattamento del carcinoma spinocellulare sono diversi.
Nelle lesioni iniziali superficiali si può effettuare un’asportazione con metodiche fisiche quali laserterapia, crioterapia dermatologica, terapia fotodinamica e diatermocoagulazione; il problema principale di queste tipologie di cura è legato alla relativamente elevata percentuale di recidive. In alcune circostanze si può agire anche per via farmacologica; esistono, infatti, creme contenenti farmaci antitumorli che, una volta spalmate sull’area interessata dalla lesione, distruggono le cellule cancerose. La chirurgia rimane la cura d’elezione; ovviamente, a seconda dei casi, potrebbe essere consigliata l’associazione con radioterapia o chemioterapia. Sta comunque allo specialista indicare il mezzo terapeutico più idoneo al singolo caso.
I soggetti che sono stati sottoposti a operazione chirurgica dovranno sottoporsi a periodiche visite specialistiche; la periodicità di tali visite sarà suggerita dal dermatologo in base a tutta una serie di fattori (storia clinica del paziente, età, condizioni generali di salute, livello di gravità della patologia, risultati degli esami ematochimici e strumentali ecc.).
Per quanto concerne gli aspetti preventivi, anche nel caso del carcinoma spinocellulare sono validi i consigli dati per la prevenzione di altre forme tumorali che interessano la cute, ovvero limitare l’esposizione alle radiazioni solari (in particolar modo nelle ore più calde della giornata), limitare (se non abolire) il ricorso alle lampade abbronzanti, coprire, nei limiti del possibile, le aree del corpo più esposte alle radiazioni solari ed eventualmente indossare occhiali da sole, utilizzare creme protettive, in particolar modo se si svolgono attività che necessariamente ci espongono ai raggi del sole. Importante, infine, eseguire controlli periodici della propria pelle; se si notano anomalie cutanee sospette si consulti immediatamente un dermatologo.
Nota – Altre denominazione del carcinoma spinocellulare sono: carcinoma squamoso, carcinoma squamocellulare ed epitelioma squamocellulare.
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