Il basalioma è il tumore della pelle che si verifica con maggiore frequenza tant’è che è la forma di neoplasia maligna più comune nella razza caucasica. Stime recenti mostrano che la sua incidenza è in continuo aumento.
Il basalioma è detto anche carcinoma basocellulare o epitelioma basocellulare e talvolta è indicato con la sigla BCC.
La terminologia con la quale ci si riferisce a questo tumore (basalioma, basocellulare) è opera di un medico ungherese, Ödön Krompecher; Krompecher faceva riferimento al fatto che le cellule di questa forma di carcinoma sono istologicamente simili alle cellule basali dell’epidermide.
Pur essendo un tumore maligno, il basalioma non ha la tendenza a metastatizzare; le metastasi nei carcinomi basocellulari sono infatti considerate un’evenienza rarissima; alcuni autori addirittura nutrono alcuni dubbi sul fatto che il basalioma possa dar luogo a focolai metastatici; in effetti, dal momento che in tutta la letteratura medica di ogni tempo i casi riportati sono meno di duecento, diversi autori ipotizzano che la diagnosi iniziale non fosse corretta.
Il carcinoma basocellulare però, pur non mostrando propensione alla disseminazione metastatica, tende, seppur lentissimamente, a estendersi superficialmente e in profondità. C’è quindi il rischio che possano verificarsi compromissioni a livello di quelle strutture con cui il tumore può trovarsi in rapporto di contiguità. In generale però, vista la sua particolare malignità localizzata, è molto difficile che il basalioma sia causa di decesso, anche se una diagnosi tardiva può costringere al ricorso a interventi di tipo chirurgico molto invasivi con il rischio concreto di andare incontro a deturpazioni estetiche.
Clinica del basalioma
Come accennato in precedenza, l’andamento clinico del tumore è estremamente lento; le zone che vengono maggiormente colpite (70% circa dei casi) sono il viso e il collo (in particolare il naso, la fronte, la regione temporale e la cute attorno alle palpebre); il resto dei casi si sviluppa a livello del tronco; rarissime sono le forme di basalioma nelle zone in cui sono assenti i follicoli pilosebacei. Il carcinoma basocellulare non interessa mai le mucose.
La razza più colpita da questa forma di tumore è quella bianca (i casi di carcinoma basocellulare nelle razze di colore sono molto rari), i soggetti più colpiti sono i maschi, in particolar modo quelli dalla carnagione molto chiara e con presenza di efelidi. Il tumore colpisce generalmente soggetti di età superiore ai 45 anni, ma vi sono casi di carcinoma basocellulare in soggetti di età decisamente inferiore (per quanto la patologia venga raramente riscontrata nei bambini, sono segnalati casi occasionali in soggetti adolescenti e i dermatologi riportano un incremento del numero di soggetti tra i 20 e i 30 anni trattati per questa forma di tumore). Il basalioma può presentarsi sotto forma di papula o di nodulo rosaceo, translucido, dalla superficie liscia, ma anche squamosa o ulcerata.
Le varianti cliniche sono numerose; fra queste ricordiamo il basalioma:
- piano cicatriziale
- nodulare
- superficiale
- ulcerato (ulcus rodens)
- sclerodermiforme
- pigmentato
- adenoidicistico.
Fattori di rischio
Il principale fattore di rischio per l’insorgenza di un carcinoma basocellulare è l’esposizione ai raggi ultravioletti. Si ritiene che un’esposizione prolungata ai raggi solari e le scottature in età giovanile aumentino il rischio di contrarre un basalioma. Fattori di rischio meno comuni sono l’esposizione all’arsenico, alle radiazioni ionizzanti e trattamenti immunosoppressivi (trattamenti medico-farmacologici che sono utilizzati soprattutto in seguito a un trapianto d’organo -lo scopo è quello di evitare il fenomeno del rigetto-, ma anche nella terapia delle malattie autoimmuni). Può esservi inoltre una componente di tipo genetico (una mutazione del gene oncosoppressore PTCH1). Coloro che sono stati colpiti da basalioma corrono un rischio maggiore di sviluppare altri basaliomi; le recidive infatti sono un evento non infrequente; tra l’altro gli stessi soggetti corrono un rischio maggiore di sviluppare altre tipologie di tumore cutaneo come, per esempio, il melanoma.
Sintomi e diagnosi
Nella stragrande maggioranza dei casi un basalioma non si manifesta in modo facilmente riconoscibile, esso infatti mostra spesso somiglianze con condizioni cutanee non neoplastiche. Una diagnosi sicura può essere fatta soltanto da uno specialista e comunque la certezza diagnostica richiede sempre l’esecuzione di una biopsia cutanea. Di seguito illustriamo alcuni segnali che possono mettere sull’avviso.
Basalioma: le immagini
a) Si può sospettare la presenza di un basalioma nel caso di una ferita di piccole dimensioni che tende a sanguinare oppure che si incrosta e che rimane aperta per tre settimane o più.
b) Talvolta un basalioma si mostra come una piccola macchia tendente al rossastro che in alcuni casi si incrosta e produce prurito, mentre in altri casi non reca particolari fastidi.
c) In alcuni casi la manifestazione di basalioma consiste in un’escrescenza rosacea dai bordi lievemente rotondi e rigonfi con una rientranza crostacea centrale. Via via che l’escrescenza si allarga sono talvolta apprezzabili minuscoli vasi sanguigni.
d) Il basalioma può apparire come una protuberanza lucida o come un nodulo traslucido e perlato rosaceo, biancastro o rossastro. Talvolta la protuberanza assume un colore marrone o nerastro ed è facilmente confondibile con un comune nevo.
e) Meno frequentemente il basalioma può manifestarsi sotto forma di cicatrice bianca o gialla dai bordi non facilmente distinguibili. La cute è lucente e rigida.
Terapia
Per quanto riguarda il trattamento, l’asportazione chirurgica è la metodica attualmente più utilizzata; altre metodiche di trattamento del basalioma sono la radioterapia, la terapia fotodinamica, la crioterapia con azoto liquido e il trattamento topico con pomata a base di imiquimod (un farmaco appartenente alla categoria degli immunomodulatori). La prognosi dei carcinomi basocellulari è generalmente fausta.
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