L’arterite di Takayasu è una malattia che colpisce di preferenza le giovani donne con localizzazione alle arterie di largo diametro, in particolare l’arco aortico e le sue diramazioni.
Arterite di Takayasu – Cause
Le cause della patologia sono sconosciute, ma i fattori genetici sembrano importanti. Nella fase infiammatoria acuta l’affezione si presenta con febbre, mialgie, artralgie (il più delle volte sottovalutate) e, dopo alcuni mesi (o anni), evolve nella fase ischemica caratterizzata dall’occlusione dei vasi, e assenza dei polsi radiali. Se vengono colpite le arterie renali può esserci ipertensione nefrovascolare. Segni e sintomi frequenti sono riduzione del visus, sincopi, infarto.
Arterite di Takayasu – Diagnosi
Non esistono test di laboratorio specifici e la diagnosi di arterite di Takayasu si basa sull’arteriografia.
Cura
L’obiettivo della terapia è quello di fermare l’infiammazione delle arterie e ciò è generalmente possibile ricorrendo ad alte dosi di farmaci immunosoppressori. Quasi la metà dei soggetti affetti dalla malattia trae beneficio dalla somministrazione di corticosteroidi (per esempio il prednisone). Dopo una buona risposta iniziale, la patologia può tuttavia riaccendersi e molti soggetti devono assumere cortisone a lungo per evitare la progressione del danno e controllare i sintomi più disturbanti come la febbre, la stanchezza, i dolori.
Quando la terapia cortisonica da sola non è sufficiente, si ricorre anche all’aiuto di farmaci citotossici/immunosoppressori. Attualmente si stanno ottenendo incoraggianti risultati con la somministrazione di micofenolato mofetile, farmaco già utilizzato per prevenire il rigetto nei trapianti d’organo.
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