L’aneurisma dell’aorta toracica è una forma di aneurisma dell’aorta, ovvero una dilatazione patologica di un qualunque tratto dell’aorta, il più importante vaso arterioso del corpo umano; possono essere sacculari o fusiformi; nel primo caso interessano soltanto un tratto della circoferenza del vaso; nel secondo caso interessano tutta la circonferenza con sfiancamento globale.
La stragrande maggioranza degli aneurismi dell’aorta (circa 75%) si sviluppa a livello addominale (si parla appunto di aneurisma dell’aorta addominale, AAA), il rimanente 25% circa è localizzato a livello del torace (si parla in questo caso di aneurisma dell’aorta toracica, AAT).
Gli aneurismi dell’aorta toracica (come del resto gli aneurismi dell’aorta addominale e quelli cerebrali) sono un evento clinico di importanza non trascurabile e la loro presenza rappresenta un notevole rischio per la vita del soggetto; va precisato che la prognosi a lungo termine dei soggetti colpiti dal problema è legata alla gravità di altre problematiche mediche, in primis malattie cardiache e diabete mellito, condizioni patologiche che possono avere determinato o comunque contribuito allo sviluppo di un aneurisma.
Nota – Il termine aneurisma (dal greco aneurismos, dilatazione) non è sinonimo di ectasia, termine che indica anch’esso una dilatazione di un vaso arterioso, ma significativamente più modesta e legata essenzialmente al fisiologico invecchiamento dei vasi.
Cause
L’aneurisma dell’aorta toracica è una condizione patologica meno frequente rispetto all’aneurisma dell’aorta addominale; oltre che dal fenomeno aterosclerotico, gli aneurismi dell’aorta toracica possono essere provocati dalla medionecrosi cistica provocata da malattie congenite del tessuto connettivo (vedasi per esempio la sindrome di Marfan o la sindrome di Ehlers-Danlos).
Altre cause possono essere la sifilide tardiva (anche sifilide terziaria) e i traumi toracici non perforanti.
Aneurisma dell’aorta toracica – Sintomi e segni
I sintomi dell’aneurisma dell’aorta toracica variano in dipendenza dalla pressione che viene esercitata sulle strutture vicine oppure dalla loro erosione causata dall’ingrandimento dell’aorta. Il soggetto colpito da aneurisma aortico toracico può avvertire dolore lungo la parte dorsale, emottisi, disfagia, dispnea, tosse, afonia ecc.
Non sempre gli aneurismi dell’aorta toracica sono sintomatici, essi infatti, così come quelli dell’aorta addominale, possono diventare molto grandi senza dare alcuna manifestazione clinica.
Diagnosi
Gli aneurismi dell’aorta toracica possono essere diagnosticati tramite una radiografia toracica; per una corretta valutazione delle loro dimensioni si può ricorrere alla TAC e alla RMN. Attraverso l’ecocardiografia transtoracica si può determinare in maniera accurata la dimensione degli aneurismi dell’aorta discendente, ma non quella degli aneurismi dell’aorta discendente.
Un’accurata misurazione di entrambi i tipi di aneurisma può essere effettuata tramite l’ecocardiografia transesofagea.
Per effettuare una corretta valutazione delle possibilità di resezione chirurgica dell’aneurisma è indicata l’esecuzione di un’aortografia con mezzo di contrasto.

La stragrande maggioranza degli aneurismi dell’aorta (circa 75%) si sviluppa a livello addominale; il rimanente 25% circa è localizzato a livello del torace.
Aneurisma dell’aorta toracica – Quando operare
L’operazione chirurgica è normalmente raccomandata in caso di aneurismi del diametro di 6 cm; la chirurgia elettiva è indicata anche in aneurismi più piccoli se il paziente è affetto da sindrome di Marfan; in questi soggetti, infatti, la rottura dell’aorta è molto più frequente.
La riparazione chirurgica è consigliata anche negli aneurismi provocati da traumi dal momento che, in tali casi, il rischio di rottura non è minimale.
Va sottolineato che l’intervento di riparazione chirurgica degli aneurismi dell’aorta toracica non è scevro da pericoli (la mortalità sfiora il 15%, ma può essere molto più alta se l’aneurisma è particolarmente complicato).
L’intervento chirurgico consiste sostanzialmente nella resezione della sacca aneurismatica e nel successivo posizionamento di una protesi in materiale sintetico.
Le eventuali complicanze post-operatorie non sono di poco conto; possono verificarsi danni cerebrali, paresi, paraplegia, insufficienza renale, insufficienza respiratoria, ischemia miocardica ecc.
La decisione del ricorso alla chirurgia deve tenere conto di vari fattori (localizzazione e dimensione dell’aneurisma, presenza o no dei sintomi, condizioni generali di salute, età ecc.).
Gli interventi chirurgici sull’aorta toracica trasversa sono i più complessi, mentre quelli sull’aorta toracica discendente sono relativamente meno rischiosi; l’intervento chirurgico sull’aorta toracica discendente presenta un rischio intermedio.
Per quanto riguarda gli aneurismi asintomatici di diametro inferiore ai 6 cm, l’approccio terapeutico è generalmente di tipo conservativo. L’ipertensione arteriosa, se presente, deve essere curata con medicinali che non determinano l’incremento della gittata cardiaca sistolica in quanto l’aumento di volume può rappresentare un notevole fattore di stress per la parete dell’aorta; i farmaci di prima scelta sono i beta-bloccanti (non vasodilatatori) e i calcioantagonisti. I vasodilatatori devono essere evitati.
Nei pazienti molto anziani, l’intervento chirurgico è particolarmente rischioso e limitato a casi selezionati. Piuttosto è consigliabile un controllo radiografico ogni 4-6 mesi circa.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Aneurisma dell’aorta toracica