L’adenoma tiroideo è una forma di tumore che interessa la tiroide.
Prima di esaminare nel dettaglio la patologia oggetto di questo articolo, è opportuno fornire alcuni dettagli di tipo anatomico relativi all’organo in questione.
La tiroide è una ghiandola follicolare riccamente vascolarizzata caratterizzata dalla presenza di due componenti endocrine, una costituita dai tireociti e una da cellule C; i tireociti, che costituiscono la quasi totalità del tessuto tiroideo, secernono i cosiddetti ormoni tiroidei, ovvero la triiodotironina (T3), e la tetraiodotironina (T4 o tiroxina); le cellule C sono invece deputate alla produzione di un ormone noto come calcitonina.
I tumori che interessano l’organo tiroideo possono essere di tipo benigno oppure di tipo maligno; fra questi ultimi si ricordano il carcinoma papillare (il tumore maligno più frequente della tiroide) e il carcinoma follicolare.
Per ulteriori dettagli su questa tipologia di tumori si consulti il nostro articolo Tumore della tiroide.
I tumori più comuni che interessano la tiroide, comunque, sono di tipo benigno; queste forme tumorali vengono denominate adenomi follicolari.
Adenoma tiroideo: le varie forme di adenoma follicolare
Un adenoma follicolare è una neoplasia benigna che origina dalle cellule follicolari e rappresenta la più comune neoplasia interessante l’organo tiroideo. I soggetti colpiti da questa forma di tumore sono generalmente persone adulte nelle quali si riscontra comunemente una lesione nodulare del collo, unica, ben capsulata, di forma rotondeggiante od ovoidale. Le dimensioni della neoplasia possono andare da pochi millimetri a qualche centimetro.
Da un punto di vista istologico si distinguono varie tipologie di adenoma follicolare (adenoma trabecolare, adenoma fetale, adenoma semplice, adenoma macrofollicolare, adenoma ossifilo e adenoma atipico).
Soltanto pochi soggetti colpiti da adenoma follicolare presentano elevati valori di tireoglobulinemia, mentre solo pochissimi presentano segni di ipertiroidismo; si parla in questo caso di adenoma tossico di Plummer.
L’adenoma tossico di Plummer (noto anche come morbo di Plummer o malattia di Plummer) è una neoplasia che si caratterizza per la presenza, all’interno della ghiandola tiroidea, di uno o più noduli di tipo adenomatoso che sono alla base di un’aumentata produzione ormonale. I sintomi di questa forma di adenoma tiroideo sono pressoché gli stessi che caratterizzano il morbo di Basedow.
Per la diagnosi, oltre a un’accurata anamnesi, sono importanti gli esami ematici che evidenziano la presenza di ipertiroidismo (aumento dei livelli di FT3 e FT4 e diminuzione di quelli di TSH), ecotomografia tiroidea e scintigrafia tiroidea. La terapia è prevalentemente chirurgica e consiste nell’asportazione dei noduli.
Adenoma tiroideo: aspetti macroscopici e microscopici
Come accennato nel paragrafo precedente, da un punto di vista macroscopico l’organo tiroideo è sede di un singolo nodulo le cui dimensioni sono estremamente variabili. L’aspetto è compatto e omogeneo e il colorito è generalmente brunastro.
Da un punto di vista microscopico, l’adenoma tiroideo si caratterizza per la proliferazione di numerosi otricoli che a seconda delle loro dimensioni caratterizzano la neoplasia in:
- adenoma tiroideo normofollicolare
- adenoma tiroideo microfollicolare
- adenoma tiroideo macrofollicolare
- adenoma tiroideo solido-trabecolare.
Nel primo caso gli otricoli hanno una dimensione identica a quella degli otricoli del normale tessuto tiroideo; nel secondo caso gli otricoli hanno dimensioni inferiori, nel terzo caso le dimensioni sono superiori, mentre nel quarto caso si apprezza una crescita solida degli otricoli con stroma fibrotico interposto.
Nel caso in cui si apprezzi la presenza di cellule follicolari che hanno nuclei più grandi e più scuri rispetto a quelli delle cellule follicolari del normale tessuto tiroideo, l’adenoma viene spesso definito “a cellule bizzarre”.
È corretto precisare che i diversi aspetti dell’adenoma tiroideo non rivestono né significato prognostico né significato clinico.
Altri aspetti istologici che possono rilevarsi in un adenoma tiroideo, specialmente nel caso di macroadenomi, sono edema, fibrosi, foci emorragici, degenerazione cistica, foci di metaplasia ossea, calcificazioni ecc.
Adenoma trabecolare ialinizzante – Questo tipo di adenoma tiroideo è una forma tumorale che le ultime classificazioni internazionali riconoscono come entità nosologica a sé stante. Macroscopicamente è una neoplasia non distinguibile dall’adenoma follicolare; di norma, infatti, anche questo tipo di tumore è singolo e incapsulato; da un punto di vista istologico, il tumore è formato da una proliferazione di cellule follicolari che, a differenza degli altri adenomi tiroidei, non formano otricoli, ma assumo una disposizione in file compatte con interposizione di sostanza ialina.

Il trattamento dell’adenoma tiroideo è di tipo chirurgico. Nei soggetti che accusano sintomi l’operazione chirurgica risolve la sintomatologia.
Sintomi, diagnosi e trattamento
Molto spesso gli adenomi tiroidei sono asintomatici, ma in determinate circostanze possono dar luogo a sintomi legati a un’ipersecrezione ormonale (agitazione, tachicardia e nervosismo).
L’iter diagnostico include, oltre ovviamente a un’anamnesi accurata, il dosaggio di TSH e calcitonina, l’ecografia tiroidea e l’ago aspirato tiroideo.
La diagnosi differenziale tra un adenoma follicolare e una forma ben differenziata di carcinoma follicolare (una neoplasia maligna) non è agevole e in alcuni casi l’ago aspirato tiroideo non è sufficiente a dirimere la questione e si rende necessario l’intervento chirurgico.
Il trattamento dell’adenoma tiroideo è di tipo chirurgico; a seconda che l’adenoma interessi uno solo dei lobi oppure entrambi si ricorre rispettivamente all’emitiroidectomia oppure alla tiroidectomia totale. Nei soggetti che accusano sintomi l’operazione chirurgica risolve la sintomatologia.
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