Il concetto di terapia può avere vari significati; in un’accezione pratica e realistica s’intende l’insieme delle procedure verso una guarigione del paziente, un miglioramento dei sintomi o l’alleviamento del dolore e dei disagi correlati alla patologia.
Il concetto di terapia è pertanto strettamente connesso a quello di prognosi, la previsione sul decorso e soprattutto sull’esito di un determinato quadro clinico.
Si può parlare infatti di terapie per malattie guaribili o per malattie non guaribili (allo stato attuale delle conoscenze); queste ultime possono avere una prognosi stazionaria (e allora le terapie hanno come scopo la qualità della vita del paziente, alleviando i sintomi della malattia) oppure, lentamente o progressivamente, infausta (e allora le terapie, oltre ad alleviare la sintomatologia, hanno lo scopo di rallentare l’evoluzione).
Le terapie possono essere classificate in:
- terapie farmacologiche; utilizzano farmaci, studiati e messi a punto grazie alla farmacologia.
- Terapie chirurgiche; la chirurgia è la branca della medicina che cura le malattie mediante interventi operatori.
- Terapie strumentali; utilizzano strumenti più o meno complessi; per esempio la radioterapia. Le antiche tecniche di pranoterapia che usavano le mani del guaritore come mezzo terapeutico rientrano in questa categoria.
- Terapie preventive (profilassi); per esempio le vaccinazioni.
- Terapie riabilitative; per esempio la fisioterapia.
- Terapie palliative; alleviano i sintomi, ma non sono finalizzate alla guarigione (terapia del dolore, pet therapy, cioè l’impiego dell’interazione uomo-animale nella cura, ecc.).
Il medico può poi inserire fra le terapie eventuali correzioni dello stile di vita (soppressione del fumo, controllo del sovrappeso, abolizione degli alcolici ecc.).
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