La vitrectomia è un’operazione che può essere impiegata per diverse patologie e consiste nella rimozione dell’umor vitreo. Nel caso di distacco della retina si procede provvedendo a:
- suturare i punti di rottura della retina;
- estrarre l’umor vitreo;
- sostituirlo con gas o olio di silicone.
Nella grande maggioranza dei casi ormai si usa il gas, mentre l’olio di silicone viene utilizzato per i casi più difficili; la bolla di gas si assorbe lentamente in circa 2-4 settimane mentre l’olio di silicone necessita di una seconda operazione per la sua rimozione dopo qualche mese, con eventuale introduzione di un altro tamponante. Con l’uso dei tamponanti (gas, silicone) la vista risulterà molto offuscata e sarà necessario attendere l’eliminazione del gas o la rimozione del silicone (in questo caso si deve gestire anche l’eliminazione del secondo tamponante introdotto) per valutare il recupero visivo.

La vitrectomia è un’operazione che può essere impiegata per diverse patologie e consiste nella rimozione dell’umor vitreo. IN genere è seguita da fotocoagulazione
La procedura si conclude con la fotocoagulazione, necessaria affinché la retina mantenga permanentemente la posizione corretta.
Insieme ai tamponanti, nel periodo postoperatorio, si impiegherà un posizionamento posturale per favorire il riposizionamento della retina.
Ci sono varie posizioni posturali e il chirurgo consiglierà quello più adatto. La postura è spesso la parte più difficile del recupero dopo l’intervento chirurgico, ma è un fattore molto importante, di fatto, rappresenta la seconda fase dell’operazione.
Indice materie – Medicina – Interventi – Vitrectomia nel distacco di retina