La circoncisione è una pratica chirurgica che consiste nell’asportazione totale del prepuzio (la piega cutanea che ricopre parzialmente il pene); è opportuno chiarire che, quando si parla di circoncisione, la rimozione del prepuzio è totale; nel caso di asportazione totale si parla più propriamente di postectomia. Dopo la circoncisione, il glande, ovvero la parte terminale dell’organo maschile, rimane interamente scoperta. Questa pratica chirurgica ha sia implicazioni religiose che implicazioni mediche, ma questo articolo farà riferimento solo a queste ultime.
La circoncisione (dai termini latini circum, attorno, e caedere, tagliare) è una pratica che ha origini antichissime; probabilmente i primi a introdurli sono stati gli antichi Egizi; studi effettuati fanno pensare che la circoncisione venisse praticata come misura igienica per permettere una corretta pulizia del solco balano-prepuziale, ma non si possono escludere anche implicazioni di tipo ritualistico.
Da fonti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si rileva che, nel mondo, poco meno di un terzo dei soggetti di sesso maschile sono circoncisi; circa il 70% di questi sono di religione musulmana. In alcuni Paesi la percentuale di maschi circoncisi è altissima (In Israele sfiora il 100%), mentre in altri, per esempio quelli europei, la circoncisione è una pratica poco diffusa.
Circoncisione a scopi medici
La circoncisione in medicina può avere molteplici scopi; in alcuni Paesi, per esempio gli Stati Uniti, anche se molto meno frequentemente che in un recente passato, questa pratica chirurgica viene eseguita a scopo preventivo, per favorire cioè una migliore igiene intima e prevenire così fastidiosi processi infiammatori quali balanite, postite e balanopostite.
All’intervento si ricorre anche per trattare la fimosi, una condizione anatomica caratterizzata da una stenosi del prepuzio, o la parafimosi, una seria condizione patologica nella quale, in seguito all’estrusione del balano, il prepuzio non è più in grado di tornare nella sua posizione iniziale, ovvero a coprire il glande.
Altri disturbi per i quali si ricorre a volte all’intervento sono il lichen sclero-atrofico, una forma precancerosa di balanite, alcuni casi di cancro al pene e di infezioni delle vie urinarie (IVU), l’ipospadia (una malformazione congenita del tratto urogenitale), la stenosi uretrale, il linfedema penieno cronico ecc.

La circoncisione è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione totale del prepuzio (la piega cutanea che ricopre parzialmente il pene)
L’intervento di circoncisione
L’intervento deve essere preceduto da una visita andrologica. L’operazione chirurgica viene solitamente effettuata in regime di day-hospital; l’anestesia viene effettuata localmente iniettando una soluzione di lidocaina. Nel caso di bambini piccoli si ricorre solitamente all’anestesia generale.
Una volta effettuata l’anestesia, il chirurgo rimuove, tramite bisturi o laser, la lamina prepuziale. L’intervento non è particolarmente lungo; sono infatti necessari 40-45 minuti circa.
Una volta dimesso, il paziente dovrà astenersi per una settimana dalle attività sportive e per circa un mese dall’attività sessuale. È infatti necessario che le ferite operatorie guariscano totalmente. I punti di sutura applicati dal chirurgo cadranno spontaneamente dopo due settimane circa. Occorrerà circa un mese perché la sensibilità a livello del glande si riduca e si formi un certo ispessimento della zona trattata.
Circoncisione ed eiaculazione precoce
In alcuni casi, la circoncisione viene utilizzata per porre rimedio ai casi di eiaculazione precoce legati a problemi di tipo fisico (ricordiamo che, nella stragrande maggioranza dei casi, l’eiaculazione precoce ha origini di carattere psicogeno), nella fattispecie quelli legati all’ipersensibilità del glande.
L’intervento di circoncisione per ovviare alla disfunzione sessuale in questione viene effettuato contestualmente alla neurotomia glandulare; si parla appunto di circoncisione con neurotomia glandulare. L’intervento consiste nella rimozione del prepuzio e nel sezionamento di alcuni fasci di fibre nervose che decorrono in determinati punti nel solco del glande. Sia la rimozione del prepuzio che la neurotomia contribuiscono alla riduzione della sensibilità locale.
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