L’infettivologia è lo studio delle malattie infettive che non riguardano organi specifici e che quindi non sono state trattate nelle sezioni precedenti.
Le malattie infettive sono patologie causate da agenti microbici che entrano in contatto con il soggetto, si riproducono e causano alterazione funzionali: la malattia è il risultato dell’interazione fra sistema immunitario e organismo estraneo. Le malattie infettive sono causate da germi di differente natura, principalmente virus, batteri o funghi.
Il rapporto che il germe instaura con l’ospite è tipicamente parassitario, poiché per la sopravvivenza e la riproduzione il germe ha bisogno di sfruttare alcune funzioni vitali dell’ospite. Il nostro organismo si difende con sistemi che cercano di mantenere l’equilibrio interno, cioè cerca di combattere l’infezione.

Anche i cambiamenti climatici alterano la diffusione delle malattie infettive
Le malattie infettive contagiose sono causate da germi che sono trasmessi ad altri soggetti recettivi. Nelle malattie infettive non contagiose, invece, la trasmissione richiede l’intervento di appositi vettori o di particolari circostanze.
Le malattie infettive non hanno le medesime caratteristiche di diffusione., differendo per il grado di contagiosità.
Epidemia – Si ha quando un soggetto ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo. Si arriva a parlare di pandemia (come quella Coronavirus, 2019) quando l’estensione dell’epidemia è vastissima (anche tutta la Terra).
Endemia – Una malattia si considera endemica quando l’agente patogeno è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato, ma piuttosto uniformemente distribuito nel tempo.
Sporadicità – Si ha quando la malattia non è stabilmente presente (per esempio il tetano), ma è causata da microrganismi stabilmente presenti nel territorio.
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