L’uso di zenzero in gravidanza, sotto forma di tisana, o assunto fresco o come radice secca polverizzata, per combattere la nausea gravidica e il vomito, è pratica comune, come comune è la domanda se il ricorso all’utilizzo in gravidanza di tale rimedio sia sicuro o no; la questione è da tempo dibattuta, ma, sfortunatamente, tra i vari autori non c’è unanimità di pareri.
Zenzero in gravidanza – Funziona contro la nausea e il vomito?
Che lo zenzero in gravidanza sia efficace per ridurre significativamente la nausea e il vomito, due problematiche comuni nelle gestanti, specialmente nei primi mesi di gravidanza, è stato ormai dimostrato da tempo; come sempre però, quando si tratta di farmaci, integratori alimentari o prodotti fitoterapici da assumere in gravidanza, occorre sempre una certa cautela; la gravidanza, infatti, è una condizione decisamente particolare e si deve avere la certezza l’assunzione di un determinato prodotto non abbia controindicazioni o non comporti effetti collaterali che potrebbero essere rischiosi per la salute della donna e/o del feto; è sempre necessaria una valutazione rischio-beneficio e tale valutazione è di competenza esclusivamente medica. Che si tratti di farmaci, integratori alimentari o prodotti fitoterapici, l’automedicazione è una pratica che è sempre sconsigliata nel caso di donne in gravidanza. Molte sono le cose da tenere in considerazione quando si intraprende una terapia tra cui lo stato generale di salute della gestante, la presenza di patologie croniche, terapie eventualmente intraprese e non sospendibili (si devono valutare anche eventuali interazioni fra sostanze). In altri termini, anche se lo zenzero è un prodotto “naturale” non significa che non possa avere effetti avversi; del resto, il solo fatto che dimostri efficacia nel ridurre l’intensità di disturbi come la nausea e il vomito, dimostra che comunque ha una certa efficacia ed efficacia non è sempre sinonimo di innocuità.
Zenzero in gravidanza – Fa male? Si può prendere sì o no?
Lo zenzero in gravidanza fa male? Non si può rispondere con un secco sì o un secco no alla domanda; al momento non ci sono chiare evidenze che lo zenzero in gravidanza sia nocivo per la salute della gestante o del feto; i molti studi effettuati però non sono sempre concordi; secondo alcune ricerche, infatti, lo zenzero potrebbe interferire sulla produzione ormonale e con la corretta crescita del bambino. Allo zenzero viene anche attribuita la possibilità di provocare aborto spontaneo se assunto con frequenza nei primi tre mesi. Altri studi invece concludono che lo zenzero in gravidanza può essere usato in tutta sicurezza per combattere la nausea gravidica senza danni per il bambino, perché il rischio malformazioni nei neonati, di parto prematuro o di emorragia in donne che lo hanno assunto durante la gestazione non sembra essere significativamente superiore rispetto al caso in cui non si consumino estratti di questa pianta.
L’Agenzia Italiana del Farmaco e il Ministero della Salute consigliano di evitare l’uso di zenzero in gravidanza; il National Institute of Health and Care Excellence inglese suggerisce, al contrario, di assumere due o tre tisane al giorno a base di zenzero. In Italia, vari ginecologi suggeriscono il consumo di zenzero alle donne incinte che accusano problemi di nausea e vomito; altri preferiscono soluzioni diverse ritenute maggiormente sicure come, per esempio, il Nuperal, un medicinale che si basa sulla combinazione di due principi attivi, la doxilamina succinato (un antistaminico) e la piridossina cloridrato (vitamina B6); si tratta di una combinazione la cui efficacia e la cui sicurezza sono ampiamente documentate in letteratura. Casi più gravi di nausea e vomito in gravidanza inducono alcuni medici a prescrivere altri tipi di terapie farmacologiche (metoclopramide, principio attivo del noto farmaco Plasil, e domperidone, principio attivo del Peridon); si tratta però di terapie che richiedono un’attenta sorveglianza medica e che possono avere diverse controindicazioni.
Come si vede, le posizioni sul ricorso allo zenzero in gravidanza e sul fatto che faccia male o no sono contrastanti; il consiglio è quindi quello di affidarsi al proprio medico curante o al ginecologo di fiducia che ben conoscono la situazione sanitaria della paziente.

L’assunzione di zenzero in gravidanza per combattere la nausea e il vomito, due problemi molto comuni nelle gestanti, è suggerita da molti ginecologi
Zenzero in gravidanza – Tisana, fresco, in polvere
Esistono varie modalità di assunzione dello zenzero in gravidanza. Una di quelle più comunemente suggerite è la tisana a base di 1-2 g di radice zenzero una volta al giorno; la preparazione è piuttosto semplice; è sufficiente far bollire un po’ acqua in un pentolino e sciogliervi poi la radice zenzero tritata; spesso si consiglia di aggiungere anche del limone. La tisana allo zenzero può essere dolcificata con un po’ di miele o con dello zucchero a meno che non vi siano controindicazioni in proposito (per esempio, il diabete gestazionale).
Lo zenzero può anche essere consumato fresco, magari grattugiato a piccole scaglie sull’insalata o su un’altra pietanza.
In commercio è anche disponibile lo zenzero in capsule, forse la forma più comoda.
Il dosaggio maggiormente consigliato è 1 grammo di zenzero al giorno; la dose massima giornaliera è 2 g; il consiglio è comunque quello di utilizzare la dose minima più efficace; è perfettamente inutile oltreché sconsigliato assumere 2 g di prodotto se il risultato voluto è ottenibile con una quantità inferiore. Per le dosi e le modalità di somministrazione è comunque necessario ascoltare il parere del proprio medico.

Lo zenzero è un rimedio naturale utilizzato contro vari malanni; può essere consumato fresco, polverizzato o sotto forma di tisana; in quest’ultimo caso è spesso associato al limone
Per approfondimenti sullo zenzero si possono consultare i seguenti articoli:
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