La vaccinazione contro la pertosse in gravidanza è fortemente raccomandata dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale).
Fra le varie vaccinazioni raccomandate alle donne che stanno affrontando una gravidanza, oltre a quella contro la pertosse (malattia nota popolarmente come tosse cattiva o tosse asinina), vi sono quelle contro la difterite, il tetano e l’influenza (nel caso in cui la gestazione si verifichi nel corso di una stagione influenzale).
Il vaccino contro la pertosse viene somministrato insieme a quello di tetano e difterite (vaccinazione dTpa).
La vaccinazione dTpa non deve essere confusa con la vaccinazione DTPa; entrambe coprono le medesime malattie, ma la prima è riservata ai soggetti di età superiore ai 6 anni (le componenti inattivate per la pertosse e per la differite sono presenti in forma ridotta), mentre la prima è somministrata ai bambini fino ai 6 anni.
Nelle donne la vaccinazione difterite-tetano-pertosse deve essere effettuata a ogni gravidanza anche se è gia stata vaccinata, se è in regola con i richiami e anche se ha già avuto la pertosse (la pertosse non è una patologia che determina immunità permanente, ragion per cui anche la madre che ha contratto in precedenza questa patologia può non avere anticorpi sufficienti in grado di trasferire al feto una protezione efficace).
Il motivo che rende importante la vaccinazione contro la pertosse in gravidanza è che se tale patologia viene contratta dal neonato nei primi mesi di vita può essere causa di problemi di notevole entità; si possono infatti avere gravi difficoltà respiratorie e si può addirittura arrivare all’arresto cardiaco e respiratorio; molto spesso la fonte d’infezione è la madre.
Il vaccino contro la pertosse dovrebbe essere effettuato preferibilmente nel corso del terzo trimestre di gravidanza, preferibilmente intorno alla 28esima settimana di gestazione; ciò consente alla futura madre la produzione di un sufficiente quantitativo di anticorpi e il conseguente passaggio transplacentare (passaggio degli anticorpi al feto attraverso la placenta, l’organo deputato agli scambi metabolici tra la madre e il feto).
Il trasferimento degli anticorpi dalla donna al feto avviene intorno alla 34esima settimana di gravidanza; la dose di vaccino contro la pertosse nel terzo trimestre di gravidanza serve a incrementare i livelli di anticorpi nella gestante fornendo una protezione passiva al neonato nel corso dei primi mesi di vita, quelli più critici.
Vaccinazioni in gravidanza – I vaccini controindicati
Se la vaccinazione contro la pertosse nelle donne in gravidanza è raccomandata, insieme a diverse altre, ci sono anche alcuni vaccini che in gravidanza sono controindicati, ovvero quello contro la varicella e il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia).
Va comunque precisato che, dagli studi presenti in letteratura, risulta che l’effettuazione accidentale di queste vaccinazioni in donne che non sapevano ancora di essere incinte, non è stato causa di un aumento di aborti o di malformazioni. Ciò detto, se una donna ha intenzione di programmare una gravidanza, dovrebbe essere già vaccinata con questi vaccini da almeno un mese (con due dosi).
Attualmente, anche la vaccinazione contro il papilloma virus umano (HPV) non è consigliata in gravidanza (pochi sono ancora i dati in letteratura relativamente a questa particolare questione).

La vaccinazione contro la pertosse in gravidanza è fortemente raccomandata dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale).
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