La stitichezza in gravidanza è un’esperienza poco piacevole, che aggiunge al disagio la preoccupazione che questa condizione possa danneggiare il feto. Si tratta di un disturbo gastrointestinale abbastanza comune, specialmente nelle prime settimane della gravidanza, che si stima interessi circa il 50% delle future mamme.
La stitichezza (indicata anche con il termine medico stipsi) è stata descritta nell’articolo generale del sito, cui si rimanda per la definizione dei vari tipi. Qui si analizza invece il problema durante la gravidanza, che ha in sé alcune peculiarità proprie dello stato della donna.
Cause
La stitichezza potrebbe essere una condizione preesistente, che la gravidanza può aggravare, oppure potrebbe essere un disturbo nuovo, a cui la donna non era abituata prima di rimanere incinta. Tra le cause della stitichezza in gravidanza sono sicuramente da tenere presenti:
- la modifica alla produzione ormonale, a seguito della gravidanza. In particolare, un innalzamento stabile del progesterone ha effetto sulla muscolatura liscia dell’intestino, condizionandola e inducendo un quadro tipico della stipsi.
- La pressione dell’utero e del feto sull’addome (specie nel terzo trimestre della gravidanza)
- L’effetto collaterale di alcuni integratori assunti in gravidanza, in particolare quelli a base di ferro.
Stitichezza in gravidanza: rimedi
La stitichezza di per sé non è un rischio per il feto, se non indiretto: le feci, rimanendo troppo tempo nella parte finale dell’intestino potrebbero provocare una proliferazione batterica e aumentare il rischio di contrarre infezioni a livello della vescica. Inoltre, alla stitichezza è collegata una maggior incidenza d’infiammazione delle emorroidi, altro problema molto comune in gravidanza.
Alla presenza di episodi di stitichezza, la prima cosa da fare è riferirli al ginecologo, senza alcuna vergogna o imbarazzo, in modo che possa valutare la situazione e proporre i rimedi del caso. Si consiglia di evitare il fai-da-te, perché l’assunzione di farmaci, o anche di semplici preparati fitoterapici o naturali, in gravidanza, andrebbe sempre concordata preventivamente con il medico.

La stitichezza in gravidanza è un disturbo gastrointestinale abbastanza comune, specialmente nelle prime settimane della gravidanza, che si stima interessi circa il 50% delle future mamme
I rimedi in caso di stitichezza durante la gravidanza possono essere quindi riassunti come segue:
- aumentare la quantità di acqua giornaliera nella dieta (almeno due litri al giorno).
- Escludere dalla dieta, almeno temporaneamente, alimenti che potrebbero aver provocato il disturbo. Alimenti in grado di favorire la stitichezza sono cioccolato, alimenti ricchi di calcio (latticini, panna, latte), salumi e insaccati in genere. Bevande zuccherate o gassate invece provocano o aggravano i sintomi di gonfiore addominale e andrebbero quindi evitate.
- Assumere, ma solo dietro prescrizione medica, integratori di fibre solubili utili per contrastare la stipsi, come lo psyllium e quelli a base di mucillagini.
- Consumare frutta adatta a stimolare l’evacuazione: kiwi, prugne e albicocche sono gli alimenti più efficaci.
- Consumare prodotti probiotici, come yogurt, o assumere integratori a base di fermenti lattici resistenti alla barriera dello stomaco.
- L’attività fisica è sicuramente un’ottima alleata contro la stitichezza, ma non sempre è possibile praticarla in gravidanza o a un livello significativo d’intensità. Pertanto la pratica dell’attività sportiva in gravidanza dev’essere sicuramente approvata dal ginecologo e attentamente dimensionata (vedasi: Sport in gravidanza).
L’uso di altri tipi di lassativi, spesso prescritti quando non si è in gravidanza, come i lassativi osmotici (che richiamano acqua nell’intestino) o quelli di contatto, in genere sono fortemente sconsigliati dai medici e andrebbero evitati perché possono provocare irritazione delle pareti dell’intestino, dolori o contrazioni addominali potenzialmente pericolose per il feto, con il rischio d’indurre contrazioni uterine. Allo stesso modo andrebbero evitati, o usati solo sotto stretto controllo medico, i lassativi a base di glicerina.
Un punto da chiarire bene è che alcuni preparati fitoterapici a base di erbe (senna, cassia, rabarbaro) anche se a base di prodotti naturali, non sono per niente innocui e privi di effetti collaterali. Per questo motivo, anche il consumo di tisane o prodotti a base di erbe andrebbe attentamente concordato con il ginecologo.
La situazione va monitorata per alcune settimane per escludere che la stitichezza si ripresenti dopo poco tempo.
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