In gravidanza il monitoraggio del progesterone può essere effettuato in vari momenti; all’inizio della gravidanza può essere utile quando nella donna si hanno sintomi suggestivi di gravidanza ectopica oppure di minaccia di aborto (in questi casi i livelli dell’ormone non aumentano); nel corso della gestazione il controllo dei livelli di ormone serve a verificare lo stato di salute della placenta e del feto. A tale proposito si consulti l’articolo Progesterone (sezione Analisi ed esami).
A livello farmacologico il progesterone di origine naturale o i suoi derivati sintetici sono utilizzati per vari scopi: terapia ormonale sostitutiva (TOS), pillola anticoncezionale ecc. Si tratta di preparazioni che garantiscono un rilascio continuato e facilitato dell’ormone e che consentono all’organismo di utilizzarlo secondo necessità.
Somministrazione di progesterone in gravidanza
Se nelle prime settimane di gravidanza i livelli dell’ormone non sono quelli attesi e/o la prima ecografia dovesse mettere in evidenza un lieve distacco di placenta o, ancora, fossero presenti perdite anomale di sangue, il ginecologo potrebbe prescrivere la somministrazione di progesterone allo scopo di favore l’impianto dell’embrione nelle pareti dell’utero e rendere l’ambiente gestazionale più favorevole.
La somministrazione di progesterone in gravidanza può essere effettuata in varie modalità:
- crema vaginale per uso topico
- ovuli vaginali
- compresse
- iniezione intramuscolare.
Di norma ci si limita a prescrivere l’assunzione dell’ormone per le prime settimane di gravidanza, almeno fino al momento in cui la placenta non sarà in grado di produrlo autonomamente in quantità adeguate.
La somministrazione del progesterone in gravidanza deve limitarsi al minimo indispensabile; in genere va limitata al primo trimestre perché l’assunzione nel secondo e nel terzo trimestre di gestazione è associata a patologie epatiche e a ittero colestatico.
Dal momento che il progesterone viene escreto nel latte materno, è sconsigliato l’allattamento al seno durante la terapia con tale ormone.

La somministrazione del progesterone in gravidanza deve limitarsi al minimo indispensabile; in genere va limitata al primo trimestre perché l’assunzione nel secondo e nel terzo trimestre di gestazione è associata a patologie epatiche e a ittero colestatico.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.
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