Il mal di schiena in gravidanza è un problema molto comune: si stima, infatti, che circa 7 donne su 10 sperimentino questo disturbo, che si presenta più frequentemente negli ultimi mesi, quando l’aumento di peso diventa considerevole. Quello che è genericamente chiamato mal di schiena in genere interessa generalmente solo la parte lombare, (la parte bassa) e può essere anche di una certa intensità, al punto da essere invalidante per la donna. Più raro è invece il dolore nella zona pelvica, accompagnato anche da irradiazioni alla zona del pube.
Il mal di schiena in gravidanza si accentua quando si rimane per molto tempo nella stesa posizione (in piedi o sedute) e se si cammina molto. Un fattore di rischio è costituito dal sovrappeso della madre all’epoca del concepimento o dall’eccessivo guadagno di peso nei primi mesi di gravidanza.
Il mal di schiena può fare la sua comparsa come dolore acuto quando si compiono particolari movimenti, oppure essere cronico e addirittura persistere anche dopo il parto. È importante quindi non trascurarlo per evitare che diventi un problema ricorrente anche nei mesi successivi alla nascita del bambino.
Mal di schiena in gravidanza – Cause
Le cause del mal di schiena in gravidanza sono molteplici:
- eccessivo aumento di peso;
- sonno disturbato che impedisce di dormire in posizioni confortevoli;
- aumento di produzione di ormoni (relaxina ed estrogeni) che provocano un rilassamento muscolare, soprattutto nella zona pelvica, per preparare il corpo al parto. La stessa produzione ormonale rende le articolazioni del bacino più flessibili per facilitare la crescita del feto. Ne conseguono quindi una certa lassità sia muscolare che articolare che predispone all’insorgenza del mal di schiena;
- pressione dell’utero sul nervo sciatico;
- postura scorretta; dopo il sesto mese, il baricentro del corpo si sposta per bilanciare la crescita ponderale del feto; come risultato spesso la donna cammina inarcando la schiena, spostando in avanti il bacino;
- forti contrazioni muscolari indotte da stress e ansia, specie a livello delle scapole e del collo, che possono generare dolore che s’irradia fino alla schiena.
I rischi
Il mal di schiena di per sé non è un rischio per la salute della donna o del feto, se non si presenta in modo molto acuto, improvviso e intenso, accompagnato da contrazioni nell’ultimo trimestre. In quel caso, potrebbe essere un sintomo di una gravidanza pretermine e un parto prematuro, e la sua presenza va riportata immediatamente al ginecologo (assieme ovviamente agli altri sintomi).

Il mal di schiena in gravidanza è un problema molto comune: si stima, infatti, che circa 7 donne su 10 sperimentino questo disturbo
Nel caso in cui il mal di schiena assuma carattere cronico durante la gravidanza, potrebbe essere il sintomo di malattie a carico della colonna vertebrale durante la gestazione, come osteoporosi, artrosi o artrite.
Mal di schiena in gravidanza – Rimedi
Alla presenza di episodi di mal di schiena, la prima cosa da fare è riferirli al ginecologo, che saprà valutare la situazione e proporre i rimedi del caso. Sfortunatamente, l’intervento farmacologico non è una strada sempre percorribile perché i farmaci più efficaci e più comunemente usati per contrastare il mal di schiena, essenzialmente antiinfiammatori o miorilassanti, sono sconsigliati in gravidanza. Si possono però prendere alcune precauzioni per ridurre il rischio di soffrire di mal di schiena o per ridurre l’intensità del dolore. Tra i metodi più consigliati si possono ricordare:
- evitare di assumere posture scorrette o mantenere a lungo la stesse posizione (seduta o eretta che sia);
- fare esercizio fisico (se compatibile con lo stato di gravidanza) per un generale rafforzamento e tonificazione dei muscoli. Per contrastare il mal di schiena, molto indicato è il nuoto;
- aumentare il tempo di riposo;
- ridurre la tensione muscolare con esercizi di rilassamento, di ginnastica pensata appositamente per le donne incinte, o alcune posizioni di yoga;
- assumere farmaci solo se prescritti dal medico. Generalmente in gravidanza si tende a non prescrivere i classici rimedi farmacologici contro il mal di schiena, come i farmaci antiinfiammatori non steroidei, con la sola eccezione del paracetamolo (tachipirina);
- evitare di sollevare pesi.
La situazione va monitorata per alcuni giorni per escludere che il mal di schiena si ripresenti dopo poco tempo; nel dubbio che il mal di schiena sia la spia di problemi più gravi, occorre fare tutte le indagini del caso per escludere malattie a carico della colonna vertebrale e impedire che il problema perduri anche dopo il parto.
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