La triiodotironina è la forma attiva dell’ormone tiroideo, la tiroxina. Circa il 20% della triiodotironina viene secreta nel flusso sanguigno direttamente dalla tiroide. Il restante 80% è prodotto dalla conversione della tiroxina da parte di organi come fegato e reni. Gli ormoni tiroidei svolgono ruoli vitali nella regolazione del tasso metabolico del corpo, delle funzioni cardiache e digestive, del controllo muscolare, dello sviluppo e della funzione cerebrale e del mantenimento delle ossa.
La produzione e il rilascio di ormoni tiroidei, tiroxina e triiodotironina, sono controllati da un circuito di feedback che coinvolge l’ipotalamo, la ghiandola pituitaria e la tiroide.
Se la concentrazione ematica di ormoni tiroidei diminuisce, l’ipotalamo produce TRH (fattore di rilascio della tireotropina) che stimola l’ipofisi a emettere TSH (ormone tireostimolante), il quale a sua volta stimolerà il rilascio di ormoni tiroidei.
L’attivazione degli ormoni tiroidei viene quindi controllata nei tessuti corporei come fegato, cervello e reni da enzimi che convertono la tiroxina nella forma attiva triiodotironina. La maggior parte della triiodotironina circolante nel corpo (circa l’80%) viene prodotta in questo modo.
Il sistema di produzione dell’ormone tiroideo è regolato da un circuito di feedback in modo che quando i livelli degli ormoni tiroidei tiroxina e triiodotironina aumentano, impediscono il rilascio dell’ormone di rilascio della tireotropina dall’ipotalamo e dell’ormone stimolante la tiroide dalla ghiandola pituitaria. Questo sistema consente al corpo di mantenere un livello costante di ormoni tiroidei nel corpo.

L’ipotiroidismo colpisce circa il 5% della popolazione italiana
FT3 (triiodotironina libera)
Triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) sono implicati nella regolazione del consumo energetico del nostro corpo. La parte maggiore di T3 e T4 circola nel sangue legata alle proteine plasmatiche, ma è solo la quota in forma libera (FT3 e FT4), cioè staccatasi dalle proteine, è attiva biologicamente.
L’FT3 presente nel sangue (F sta per free) rappresenta una percentuale ridotta della triiodotironina (la percentuale è pari allo 0,3%).
Prima del prelievo è necessario sospendere per 72 ore l’assunzione dei farmaci che possono interferire con l’esito dell’esame.
Triiodotironina libera alta
Segno di ipertiroidismo, può riscontrarsi in patologie come:
- Gozzo iperfunzionante
- Gravidanza
- Morbo di Basedow
- Morbo di Plummer (adenoma tossico solitario; si ricorda che l’adenoma è una lesione benigna)
- Sindrome paraneoplastica
- Tireotossicosi
- Farmaci e sostanze (eroina, estrogeni, contraccettivi, anfetamina, metadone, mezzi di contrasto radiologici ecc.)
- Adenoma ipofisario
- Tiroiditi (relativamente frequente nella tiroidite subacuta, ma anche nell’evoluzione della tiroidite di Hashimoto)
- Carcinoma della tiroide (l’ipertiroidismo associato a carcinoma della tiroide è piuttosto raro)

Il carcinoma della tiroide è una delle cause di alti livelli di triiodotironina nel sangue
Triiodotironina libera bassa
- Farmaci (fenitoina, cortisonici, ACTH, testosterone)
- Ipoproteinemia
- Ipotiroidismo
Valori di riferimento
I valori normalmente variano per l’FT3 da 2,2 a 7,2 pmo/l. Per il T3 (totale) da 80 a 180 ng/dl.
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