La determinazione del tempo di tromboplastina parziale (PTT, acronimo dei termini inglesi Partial Thromboplastin Time) serve in particolare a valutare una delle vie della coagulazione (per la precisione, la via intrinseca). L’esame del tempo di tromboplastina parziale misura il tempo della coagulazione della fibrina con aggiunta di ioni calcio e di reagente fosfolipidico al plasma del paziente. Questo esame può essere richiesto dal medico per varie motivazioni:
- seguire i pazienti sottoposti a terapie con eparina (un anticoagulante)
- per evidenziare problemi di coagulazione (in eccesso, come nel caso di trombosi, oppure in difetto, come nel caso di epistassi, sanguinamenti gengivali, facile formazione di lividi, flusso mestruale particolarmente abbondante, anemia cronica ecc.)
- screening prima di effettuare interventi chirurgici o procedure mediche che possano comportare sanguinamenti
- presenza di malattie che possono influenzare la coagulazione (emostasi) come, per esempio, le malattie del fegato (epatopatie)
- presenza di CID (coagulazione intravascolare disseminata), una condizione patologica causata da un’eccessiva generazione di fibrina e trombina nel circolo sanguigno.
Il test del tempo di tromboplastina parziale può altresì essere richiesto nel caso in cui il paziente abbia riferito l’insorgenza di sanguinamenti improvvisi o nel caso in cui si siano avuti inappropriati episodi di formazione di coaguli nel sangue.
Il test del PTT può essere utile anche nel caso di donne che stiano sperimentando aborti spontanei ricorrenti.
A seconda dei casi, il test del PTT può essere associato ad altri esami del sangue fra cui il tempo di protrombina (PT), il tempo di tromboplastina parziale attivata e il D-dimero.
Con il tempo di tromboplastina parziale si possono valutare vari fattori della coagulazione: XII, XI, IX, VIII, X, V, II (protrombina) e I (fibrinogeno), nonché la precallicreina (PK) e il chininogeno ad alto peso molecolare (HMWK).
Con il tempo di protrombina, invece, si valutano i fattori della coagulazione VII, X, V, II e I (fibrinogeno).
Il D-dimero è un esame molto utile nello studio delle malattie correlate a un’inappropriata coagulazione del sangue.
La valutazione dei parametri PTT, PT e D-dimero aiuta il medico a farsi un’idea su quale tipo di problematica della coagulazione sia presente.
Insieme al PT, il tempo di tromboplastina parziale è richiesto nel corso del passaggio da una terapia con eparina a una terapia a lungo termine con il warfarin (principio attivo del noto farmaco anticoagulante Coumadin); i due valori vengono monitorati fino a quando la situazione del paziente non risulta del tutto stabile.
Come si effettua il test
Per effettuare il test PTT è necessario sottoporsi a un prelievo di sangue dalla vena di un braccio.
Un prelievo effettuato in modo traumatico o un’agitazione eccessiva del campione possono alterare l’esito dell’esame.

La valutazione dei parametri PTT, PT e D-dimero aiuta il medico a farsi un’idea su quale tipo di problematica della coagulazione sia presente.
Valori normali
I valori di riferimento del tempo di tromboplastina parziale oscillano fra i 60 e i 70 secondi.
Si deve tenere presente che l’intervallo di normalità riportato è puramente indicativo; infatti, come ricordiamo sempre trattando di esami clinici, i valori di riferimento possono variare fra un laboratorio di analisi e l’altro a seconda dei metodi e dei reagenti utilizzati. È quindi sempre necessario fare riferimento al range di normalità riportato sul referto consegnato dal laboratorio presso il quale si è effettuato l’esame.
Tempo di tromboplastina parziale alto – Cause
Il tempo di tromboplastina parziale può risultare alto (allungato) per varie cause:
- Afibrinogenemia (assenza completa di fibrinogeno)
- Amiloidosi
- Anticoagulanti (eparina, warfarin)
- CID (coagulazione intravascolare disseminata)
- Deficit di fattori della coagulazione
- Deficit di fibrinogeno (ipofibrinogenemia)
- Deficit di vitamina K
- Distacco intempestivo di placenta (abruptio placentae)
- Emodialisi
- Emofilia A (fattore VIII) e B (fattore X)
- Epatopatie (malattie del fegato)
- Leucemia
- Malattia di Von Willebrand (fattore VIII)
- Malattie autoimmuni (LES, artrite reumatoide, panarterite nodosa)
- Morbo di Gaucher
- Paraproteinemie (plasmocitoma, morbo di Waldenström ecc.)
- Uremia.
Nota – La presenza dell’anticorpo Lupus Anticoagulant aumenta il tempo di tromboplastina parziale.
Tempo di tromboplastina parziale basso – Cause
Un PTT basso può essere dovuto alle seguenti cause:
- Coagulazione intravascolare disseminata molto precoce
- Emorragia acuta
- Ipercoagulabilità (trombofilia)
- Tumore in fase avanzata.
Indice materie – Medicina – Esami – Tempo di tromboplastina parziale (PTT)