Lo spermiogramma è un esame basilare nel valutare la condizione di fertilità maschile perché esamina la quantità e la qualità degli spermatozoi. Viene generalmente richiesto quando si indagano i motivi della sterilità maschile. Lo spermiogramma viene effettuato su un campione di liquido seminale, campione sul quale può essere eseguita anche una spermiocoltura, un’indagine diagnostica utile all’accertamento di un’eventuale presenza di batteri, responsabili di processi infettivi quali uretrite e prostatite. Un esame che può essere utile affiancare allo spermiogramma è il MAR-TEST, ovvero la ricerca di anticorpi antispermatozoi, un test che consente di capire se lo spermatozoo è in grado di penetrare l’ovocita.
Spermiogramma: procedure da seguire
Affinché lo spermiogramma possa essere ritenuto affidabile è necessario che il soggetto si astenga completamente da rapporti sessuali per un periodo che può variare dai 3 ai 5 giorni e che vengano temporaneamente sospese, se ciò è possibile, eventuali terapie di tipo farmacologico (assunzione di farmaci antinfiammatori, ormoni, antibiotici, cortisonici ecc.).
Va ricordato che i numero dei giorni di astinenza dai rapporti sessuali dovrà essere mantenuto il più possibile costante perché serve a minimizzare la variabilità dei risultati nel caso in cui si dovesse ripetere lo spermiogramma per più di una volta.
Ai fini dell’affidabilità dell’esame è altresì fondamentale che le modalità di raccolta siano effettuate correttamente, rispettando le istruzioni che ci verranno fornite dagli operatori.
Per una prima valutazione della fertilità del soggetto è consigliabile l’analisi di due campioni di liquido seminale; l’intervallo tra una raccolta e l’altra non deve essere inferiore ai 7 giorni né superiore ai 21.
È preferibile che il campione di sperma sia raccolto nell’apposita stanza del laboratorio di analisi piuttosto che a casa propria; in quest’ultimo caso, infatti, si dovrà fare in modo che il campione arrivi al laboratorio nel giro di un’ora perché trascorso tale periodo iniziano ad alterarsi le caratteristiche degli spermatozoi e ciò renderebbe praticamente inutile l’esecuzione dell’esame.
La raccolta del campione (un’eiaculazione completa da ottenersi soltanto tramite masturbazione in modo da evitare che il pH acido del fluido vaginale abbia influenza sulla motilità degli spermatozoi) deve essere effettuata in un apposito contenitore che sarà fornito dal laboratorio analisi.
Alcune persone, per motivi religiosi o altro, potrebbero chiedere di raccogliere lo sperma nel corso di un atto sessuale utilizzando un preservativo; in questi casi, sarà il personale del laboratorio a fornire il preservativo o la guaina di raccolta in quanto i preservativi lubrificati potrebbero alterare i risultati dell’esame.
Il contenitore del liquido non deve essere sottoposto a temperature eccessivamente alte o basse perché ciò altererebbe le caratteristiche degli spermatozoi.
Nel caso in cui sul campione debba essere eseguito non solo lo spermiogramma, ma anche una spermiocoltura è necessario urinare e poi lavare e asciugare mani e pene prima di procedere con la raccolta del campione di sperma.
Spermiogramma: valori normali
Il campione di eiaculato raccolto viene sottoposto sia a una valutazione chimica-fisica sia a una valutazione microscopica.
La valutazione chimica-fisica prende in esame il volume, il pH, l’aspetto, la fluidificazione e la viscosità ecc., mentre la valutazione microscopica serve a valutare il numero, la motilità e la morfologia degli spermatozoi nonché altri parametri quali numero leucociti, cellule epiteliali, mobilità dopo un’ora, mobilità progressiva, mobilità atipica ecc.
Di seguito alcune indicazioni relative ai risultati chimico-fisici forniti dallo spermiogramma.
Volume – Il volume dell’eiaculato serve a valutare la funzionalità delle vescichette seminali (responsabili della produzione della maggior parte della componente liquida dello sperma: dal 50 all’80%).
pH – Il pH del liquido seminale è di norma alcalino (i valori normali variano fra 7,2 e 7,9); un pH inferiore ai valori ritenuti normali è indice di una disfunzione a livello delle vescichette seminali, mentre un pH superiore alla norma, se vi è presenza di leucociti, è indice della presenza di un processo di tipo infettivo.
Aspetto – Il colore normale del liquido seminale è avorio opalescente. Indicazioni diverse (acquoso, ematico, lattescente, pioide o giallastro) possono essere indice di vari problemi (danni a carico delle vescichette seminali, contaminazioni urinarie, presenza di granulociti, presenza di bilirubina ecc.).
Fluidificazione – Dopo l’emissione lo sperma coagula e successivamente si liquefa; il processo di liquefazione giunge a termine nel giro di mezz’ora (a una temperatura di 37 °C). Il processo di coagulazione viene determinato da alcuni enzimi secreti dalla prostata; problemi nella coagulazione possono essere indice di una disfunzione o di una agenesia delle vescichette seminali.
Viscosità – La viscosità del liquido seminale viene verificata facendolo defluire da un’apposita pipetta; una viscosità diminuita è indice della scarsità della componente cellulare, mentre un’eccessiva viscosità influisce negativamente sulla motilità degli spermatozoi.
Nei referto, lo specialista riporterà anche una valutazione globale dello spermiogramma tramite le seguenti indicazioni:
Normozoospermia (anche normospermia): l’eiaculato risulta normale, non compaiono cioè evidenti alterazioni nel liquido seminale.
Oligozoospermia (anche oligospermia): la quantità degli spermatozoi risulta inferiore ai valori normali di riferimento.
Astenoozoospermia (anche astenospermia): siamo in presenza di un’alterazione della motilità degli spermatozoi, che risulta diminuita rispetto ai valori ritenuti normali.
Teratozoospermia (anche teratospermia): la morfologia degli spermatozoi è inferiore ai valori normali.
Criptozoospermia (anche criptospermia): siamo in presenza di un deficit severo di spermatozoi (assenti nell’eiaculato, ma presenti nel centrifugato).
Oligoastenoteratospemia: alterazione delle tre variabili utilizzate per la valutazione della fertilità ovvero numero, motilità e morfologia degli spermatozoi.
Azoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato.
Aspermia: assenza di eiaculato.
Ipospermia (anche oligoposia o ipoposia): riduzione del volume dell’eiaculato.
Iperspermia (anche iperposia): aumento del volume dell’eiaculato.
I risultati dello spermiogramma necessitano della conferma di due esami successivi che dovranno essere effettuati in un intervallo temporale che va da 7 giorni a tre mesi.
Costi dello spermiogramma
Tra i numerosi test fai da te, è possibile eseguire anche lo spermiogramma. Prima di decidere se utilizzare un kit in proprio o l’esame ospedaliero, è necessario sottolineare che più il test è preciso, più elevato sarà il suo costo.
A seconda del tipo di spermiogramma eseguito (semplice o completo), il prezzo varia tra i 30 euro e i 150 euro. I costi possono variare se si passa tramite il SSN (il costo varia da regione a regione) o si esegue lo spermiogramma in una struttura privata.
I kit fai da te hanno costi che variano dai 30 ai 60 euro.
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