Il PSA totale è un test di laboratorio che misura, in ng/ml, la quantità totale di PSA circolante nel sangue; è la somma della frazione complessata (cPSA, PSA legato) e della frazione libera (fPSA, ovvero free PSA o PSA libero). Il PSA (Prostate-Specific Antigen, antigene prostatico specifico) è un enzima prodotto dalla prostata; la maggior parte di PSA si riversa nello sperma; una quota bassissima però finisce nel sangue ed è qui che è possibile dosarla. Il test del PSA totale è quello maggiormente utilizzato, ma è possibile anche dosare la frazione libera (PSA libero).
PSA totale – A cosa serve il test
Per anni il test del PSA è stato considerato un marcatore tumorale e, come tale, è stato spesso utilizzato dai medici per valutare il rischio di tumore alla prostata nei soggetti over 40; i livelli di PSA totale, infatti, possono innalzarsi nel caso in cui il soggetto sia affetto da tale patologia; sfortunatamente, il test del PSA è un esame poco specifico e i suoi valori possono innalzarsi per molte altre ragioni, patologiche e no. Non è quindi uno strumento indicato per la diagnosi del tumore alla prostata (e non è adatto, come ritengono ancora alcuni, come strumento per screening di massa), ma è comunque considerato un interessante indicatore della salute della prostata.
Nei soggetti maschi over 50, la misura del PSA (quota legata e quota libera) può fornire importanti indicazioni.
Per esempio, alti valori di PSA totale (oltre la soglia di normalità) associati a bassi valori di PSA libero suggeriscono l’opportunità di accertamenti diagnostici perché si ha un innalzamento del rischio di tumore alla prostata.
Il dosaggio del solo PSA totale può essere poco significativo perché sono diversi i fattori che possono causare un rialzo anche elevato dei livelli dell’enzima nel sangue, per esempio la presenza di patologie fastidiose, ma comunque benigne, come le prostatiti e, soprattutto, l’ipertrofia prostatica benigna, una patologia che interessa buona parte della popolazione over 60 (dopo i 70 anni, l’80% della popolazione maschile è interessata).
In linea generale, nei soggetti over 50 i medici curanti richiedono la misura del PSA; se i valori rientrano nella norma, non si ritiene necessario richiedere il dosaggio della frazione libera. In caso contrario, l’esame del PSA libero viene richiesto e il rapporto PSA lib./PSA tot. può orientare i sospetti verso un certo tipo di patologia: valori alti sia di PSA totale che di PSA libero fanno pensare alla presenza di ipertrofia prostatica; se invece la quota libera è bassa si può pensare a indagare la presenza di un tumore prostatico.
Si deve anche ricordare che il PSA totale è uno strumento di notevole utilità nel monitoraggio del decorso della malattia in quei soggetti che sono stati sottoposti a un trattamento per un tumore alla prostata. In questi casi, la periodicità dei controlli dei livelli di PSA totale viene stabilita dal medico curante o dallo specialista urologo.

Il PSA totale è un test di laboratorio che misura, in ng/ml, la quantità totale di PSA circolante nel sangue.
Valori normali
Canonicamente, si ritiene normale un valore di PSA totale inferiore o uguale a 4 ng/dl.
Non tutti gli autori concordano su tale indicazione e ritengono che i valori di normalità dovrebbero tenere conto dell’età del soggetto (si è osservato che con il passare degli anni, i valori di PSA tendono gradatamente a innalzarsi). Alcune fonti riportano questi valori di normalità (soggetti maschi):
- <40 anni – 2 ng/ml
- 40-49 – minore o uguale a 2,5 ng/ml
- 50-59 – minore o uguale a 3,5 ng/ml
- 60-69 – minore o uguale a 4,5 ng/ml
- 70-79 – minore o uguale a 6,5 ng/ml
- 80 o più – minore o uguale a 7,2.
PSA totale alto – Cause principali
Un PSA totale alto può essere dovuto a svariate condizioni, patologiche e no. Fra queste si ricordano:
- ipertrofia prostatica benigna
- tumore alla prostata
- prostatite
- infezioni urinarie
- ritenzione urinaria
- disfunzione erettile
- cirrosi epatica
Per esempio, valori compresi nell’intervallo fra 4 e 10 ng/ml suggeriscono la probabilità che il soggetto sia affetto da ipertrofia prostatica benigna, in particolare in soggetti anziani, ma valori entro questo intervallo potrebbero essere legati anche a condizioni infettive o infiammatorie a carico della prostata. A seconda dei casi può essere opportuno richiedere il dosaggio del PSA libero.
Valori superiori a 10 ng/ml suggeriscono l’opportunità di ulteriori controlli fra cui una biopsia prostatica.
Fattori che possono interferire con i risultati dell’esame
I livelli basali del PSA totale possono essere influenzati da una varietà di condizioni; fra queste si ricordano:
- eiaculazione (dopo un’eiaculazione i livelli di PSA totale possono essere più elevati della norma; possono occorrere diverse ore se non addirittura giorni per ripristinare i livelli basali)
- massaggio prostatico
- visita medica con esplorazione digito-rettale
- esecuzione di esami diagnostici quali cistoscopia, ecografia trans-rettale, biopsia prostatica
- inserimento di catetere
- traumatismi (per esempio, utilizzo prolungato di bici o moto)
- assunzione di farmaci (per esempio finasteride e dutasteride, due principi attivi utilizzati per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna).
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