L’osteocalcina è una proteina sintetizzata dalle cellule che elaborano la matrice extracellulare del tessuto osseo, gli osteoblasti; formata da 49 aminoacidi, costituisce circa il 3% della quota proteica ossea; talvolta è indicata con la denominazione inglese: bone-GLA-protein (BGLA; GLA sta per gamma-carboxyglutamate). Il ruolo dell’osteocalcina nel metabolismo umano non è stato ancora del tutto chiarito (maggiori certezze si hanno invece nel modello murino, ossia nei topi), ma in alcune recenti ricerche si è osservata una correlazione tra i livelli ematici di osteocalcina e determinati parametri metabolici.
Nei soggetti affetti da diabete mellito, per esempio, i livelli di osteocalcina risultano ridotti rispetto alla norma e tendono ad aumentare con il compenso della glicemia; inoltre, tali livelli sono inversamente correlati con la massa grassa e il peso corporeo. L’osteocalcina sembra stimolare la secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas, nonché quella di adiponectina da parte degli adipociti (l’adiponectina è un ormone con proprietà antiinfiammatorie e antiaterogeniche).
Una bassissima quota di osteocalcina è rilevabile anche nel sangue e, in ambito clinico, il test che la rivela ricopre utilità come marker specifico del metabolismo osseo; in altri termini, le variazioni dei livelli di osteocalcina nel sangue sono un indicatore dell’attività metabolica del tessuto osseo.
A livello clinico, quindi, è da considerarsi come marker prognostico della progressione di alcune patologie che interessano il tessuto osseo e un indicatore dello stato di salute generale dello scheletro.
Fra gli esami clinici che possono essere associati al test dell’osteocalcina si ricordano in particolare i seguenti: estrogeni, calcio, calcio ionizzato, fosforo, calcitonina, vitamina D, paratormone e CTX telopeptide (marcatore di riassorbimento osseo), mineralometria ossea computerizzata (MOC) ecc.
Come si esegue il test
Per effettuare il test dell’osteocalcina è sufficiente sottoporsi al prelievo di un campione di sangue dalla vena di un braccio. È raccomandato un digiuno di circa 8-10 ore prima di sottoporsi all’esame.
Eventuali terapie in corso potrebbero interferire con i risultati (per esempio, l’assunzione di warfarin, un anticoagulante); è di competenza prettamente medica la decisione di un’eventuale sospensione di determinati trattamenti.
Osteocalcina – Valori normali
I valori normali di osteocalcina subiscono variazioni in base al sesso e all’età; nelle donne in età fertile variano fra i 6,5 e i 42,3 ng/mL; nelle donne in menopausa i valori normali sono più alti e vanno da 5,4 a 59,1 ng/mL.
Negli uomini oscillano fra 4,6 e 65,4 ng/mL.
Questi intervalli di normalità sono da considerarsi puramente indicativi; si deve infatti sempre ricordare che, quando si parla di esami clinici, i valori di riferimento possono variare fra un laboratorio e l’altro a seconda dei metodi e dei reagenti impiegati. È quindi sempre opportuno riferirsi agli intervalli di riferimento riportati sul referto consegnato dal laboratorio presso il quale si è effettuato l’esame.
Si deve inoltre tenere conto che lievi scostamenti (sia in basso che in alto) dal range di normalità possono non avere alcun significato clinico. Ovviamente, uno scostamento particolarmente elevato deve indurre a svolgere ulteriori indagini basate anche sull’eventuale sintomatologia riferita dal paziente.

L’osteocalcina è una proteina sintetizzata dalle cellule che elaborano la matrice extracellulare del tessuto osseo, gli osteoblasti.
Osteocalcina alta – Cause
Fra le cause principali cause di osteocalcina alta si ricordano:
- morbo di Paget (una malattia ossea degenerativa)
- osteomalacia (una patologia causata da un difetto nel metabolismo del calcio e del fosforo)
- fratture ossee
- osteodistrofia renale (malattia tipica di chi soffre di insufficienza renale; insorge quando i reni non sono più in grado di mantenere nella normalità i livelli ematici di calcio e fosforo)
- ipertiroidismo (condizione patologica caratterizzata da un innalzamento del livello di ormoni tiroidei in circolo)
- iperparatiroidismo primario (patologia causata da un’eccessiva secrezione di paratormone)
- osteoporosi (patologia causata da un progressivo processo di demineralizzazione della struttura scheletrica)
- tumori che danno luogo a metastasi ossee.
Altra possibile causa di osteocalcina alta è l’assunzione di farmaci anabolizzanti.
In chi è affetto da osteomalacia, i livelli di osteocalcina tendono a innalzarsi in seguito alla somministrazione di vitamina D.
Osteocalcina bassa – Cause
Tra le possibili cause di osteocalcina bassa si ricordano in particolare le seguenti:
- ipoparatiroidismo (malattia causata da un’insufficiente produzione di paratormone da parte delle paratiroidi con conseguente insorgenza di ipocalcemia)
- assunzione cronica di corticosteroidi.
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