La gonadotropina corionica umana (hCG, Human Chorionic Gonadotropin) è un ormone che appartiene alla categoria delle gonadotropine, sostanze che, come facilmente si può intuire dalla denominazione, regolano le funzioni delle gonadi maschili e femminili (ovvero gli organi sessuali primari). La gonadotropina corionica umana è denominata anche ormone della gravidanza.
Le gonadotropine maggiormente note sono l’LH (Luteinizing Hormone, ormone luteinizzante) e l’FSH (Follicle-Stimulating Hormone, ormone follicolo-stimolante); sono due ormoni che vengono prodotti sia nell’uomo che nella donna dall’ipofisi anteriore (anche adenoipofisi, una ghiandola di piccole dimensioni che è localizzata alla base del cranio).
La gonadotropina corionica umana, invece, in condizioni normali viene secreta soltanto dalla placenta ed è rintracciabile nel sangue o nelle urine della donna in stato interessante a partire da 8-10 giorni dopo il concepimento (ricordiamo a questo proposito che tutti i test di gravidanza, domiciliari e no che siano, sono basati sulla rilevazione della presenza di hCG).
I livelli di gonadotropina corionica umana, poi, aumentano fino a raggiungere un picco di concentrazione verso la dodicesima settimana di gravidanza per poi iniziare a diminuire in modo lento, ma graduale, nelle settimane successive. Dopo due settimane circa dal parto, l’hCG non è più rintracciabile nel sangue o nelle urine.
Va però precisato che la gonadotropina corionica umana può essere prodotta anche da tessuti affetti da determinate forme tumorali, sia nella donna che nell’uomo; l’hCG, dunque, può rivelarsi un utile marcatore tumorale e un importante ausilio nel monitoraggio di tali patologie.
Qual è il ruolo della gonadotropina corionica umana?
L’hCG ha un ruolo fondamentale, nella prima parte della gravidanza, per il mantenimento delle funzioni del corpo luteo (una ghiandola endocrina temporanea, che si forma in seguito al fenomeno dell’ovulazione, la cui principale funzione consiste nella produzione di progesterone ed estrogeni).
Il mantenimento del corpo luteo nelle prime fasi della gravidanza è di importanza vitale per il proseguimento della stessa, dal momento che è tale ghiandola che produce il progesterone necessario allo sviluppo della decidua basale (una formazione membranosa che, insieme al trofoblasto, un tessuto cellulare che serve a nutrire l’embrione, costituirà la futura placenta). Man mano che la placenta si svilupperà, provvederà in proprio a garantire una sufficiente produzione di progesterone e, conseguentemente, la funzione del corpo luteo si esaurirà (conseguentemente verrà gradualmente a mancare la necessità di gonadotropina corionica umana). Di fatto, il calo dei livelli di hCG nel sangue della donna si verificherà in parallelo all’aumento della produzione placentare di progesterone.

Il dosaggio della gonadotropina corionica umana si effettua con un prelievo di sangue (in caso di amenorrea) o sulle urine (a gravidanza iniziata)
Gonadotropina corionica umana – A cosa serve l’esame e come si effettua
Il dosaggio della gonadotropina corionica umana può essere effettuato sia sul sangue, dopo quattro settimane di amenorrea, ovvero di assenza di flusso mestruale, che sulle urine, dopo una decina di giorni dal concepimento, quindi, ipotizzando un ciclo mestruale regolare (28 giorni), a partire dal ventiquattresimo giorno di inizio del ciclo. La presenza dell’ormone indica che l’embrione si è impiantato nella decidua basale.
Le tecniche attuali (radio-immunologiche e immuno-fluorimetriche) permettono di dosare la gonadotropina corionica umana con molta precisione, anche nelle sue frazioni alfa e beta.
Il test qualitativo dell’hCG su un campione di urine è quello che viene utilizzato comunemente per verificare un’eventuale gravidanza (può quindi essere positivo o negativo), mentre il test quantitativo sul sangue, test beta-hCG, viene impiegato per monitorare lo stato di avanzamento della gravidanza.
Il test della gonadotropina corionica umana, inoltre, come già accennato nella prima parte dell’articolo, può essere effettuato sia per la diagnosi che per la verifica dell’andamento di alcune condizioni patologiche, in particolare, la malattia trofoblastica gestazionale, i tumori trofoblastici gestazionali e i tumori delle cellule germinali dei testicoli o dell’ovaio.
In corso di trattamento, una riduzione dei livelli di gonadotropina corionica umana sta generalmente a indicare che la terapia intrapresa sta funzionando efficacemente, mentre un incremento dei livelli può essere indice che la patologia non risponde alla terapia.
Un aumento dei livelli di hCG dopo la terapia e/o l’eradicazione di una massa tumorale, può essere indice di recidiva.
Il test della gonadotropina umana può essere richiesto anche per la diagnosi di gravidanza ectopica, in caso di minaccia di aborto e anche dopo un aborto allo scopo di monitorare la paziente.
Per il test urinario è necessario un campione di urine del primo mitto del mattino, mentre per il test ematico occorre un campione di sangue prelevato da una vena del braccio (è consigliabile effettuare l’esame dopo un digiuno di almeno 8 ore).
Ricordiamo, per completetezza, che esistono anche test di gravidanza salivari che misurano i livelli di gonadotropina corionica umana presenti nella saliva; quello salivare è sicuramente un test pratico e ha un’affidabilità molto elevata (98%); in Italia, però, non è molto diffuso.
Gonadotropina corionica umana – Valori di riferimento
È necessario precisare che i valori di riferimento variano da laboratorio a laboratorio a seconda dei macchinari e delle metodiche usate; è necessario quindi sempre basarsi sugli intervalli di riferimento specificati sul referto che viene consegnato dal laboratorio analisi presso il quale si è effettuato il test.
Valori di riferimento della gonadotropina corionica umana su test ematico
Donna adulta non in stato interessante:
0-5 mUI/mL
Donna adulta in stato interessante:
- prima settimana, 5-50 mUI/mL
- 1-2 settimane, 50-500 mUI/mL
- 2-3 settimane, 100-5.000 mUI/mL
- 3-4 settimane, 500-10.000 mUI/mL
- 4-5 settimane, 1.000-50.000 mUI/mL
- 5-6 settimane, 10.000-100.000 mUI/mL
- 6-8 settimane, 15000-200.000 mUI/mL
Valori bassi possono indicare un aborto, una gravidanza ectopica o una minaccia di aborto.
Valori alti, oltre allo stato di gravidanza, possono indicare la presenza di tumori germinali, tumori testicolari e tumori ovarici.
Valori di riferimento della gonadotropina corionica umana su test urine
Positivo (gravidanza) o negativo.
Ricordiamo che i test di gravidanza non sono esenti da falsi negativi o falsi positivi; per i dettagli ci si rifaccia all’articolo di riferimento dove la questione viene affrontata nel dettaglio.
hCG e sport
È possibile che gli atleti vengano sottoposti al test della gonadotropina corionica umana quando si sospetta che abbiano assunto illegalmente steroidi o altre sostanze dopanti. Alcuni atleti che assumono steroidi anabolizzanti, infatti, assumono anche b-hCG allo scopo di contrastare l’atrofia testicolare (un effetto collaterale frequente in caso di assunzione di steroidi); la gonadotropina corionica umana, infatti, è in grado di stimolare la produzione di testosterone. Inutile dire che si tratta di una pratica che può rivelarsi parecchio pericolosa per la salute.
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