Qual è la differenza tra TAC e risonanza? È una domanda ricorrente tra i non addetti ai lavori. Per quanto i due esami possano in apparenza sembrare molto simili esiste più di una differenza tra TAC e risonanza magnetica; alcune sono sostanziali. Iniziamo con il dire che sia la TAC, acronimo che sta per tomografia assistita da computer (tempo addietro si parlava di tomografia assiale computerizzata), spesso anche indicata con la sigla TC, sia la risonanza magnetica nucleare (RMN), spesso detta semplicemente risonanza magnetica (RM) o solo risonanza, sono due esami di diagnostica per immagini di fondamentale importanza nei processi diagnostici di moltissime malattie, ma, aldilà della categoria di appartenenza, le due metodiche hanno numerose caratteristiche che le differenziano l’una dall’altra.
A seconda dei casi, l’importanza e l’utilità di una possono prevalere su quelle dell’altra e sta al medico curante o allo specialista scegliere quella che più è adatta al singolo caso; in determinate circostanze possono essere entrambe necessarie, proprio perché le differenze che le caratterizzano, tra cui vantaggi e svantaggi, rendono spesso questi due esami complementari. In altri casi ancora, la loro scelta è pressoché sovrapponibile.
Differenza tra TAC e risonanza: radiazioni ionizzanti vs campi magnetici
La prima grande differenza tra TAC e risonanza è il fatto che, per ottenere le immagini di una parte del corpo, la prima utilizza le radiazioni ionizzanti (raggi X) mentre la seconda utilizza i campi magnetici.
La TAC, grazie a un computer, sfruttando i raggi X, riproduce dettagliatamente le immagini di determinate zone del corpo; è utilizzata ampiamente nella diagnosi di molti tipi di tumore e anche per l’individuazione di diverse altre patologie; a seconda dei casi, può essere effettuata ricorrendo a un mezzo di contrasto, una sostanza assunta oralmente dal paziente o somministratagli per via endovenosa, per alterare il contrasto di una determinata zona rispetto a ciò che la circonda così da far sì che specifici dettagli risultino maggiormente nitidi e apprezzabili facilitando il compito di chi dovrà “leggere” l’esame.
La risonanza magnetica nucleare, a differenza di quanto avviene con la TAC, si basa sull’utilizzo dei campi magnetici; il campo di applicazione di questa metodica è particolarmente vasto dal momento che le immagini che si possono ottenere sono dettagliatissime; in molti casi l’esame può effettuare la rilevazione di particolari che altre tecniche diagnostiche non sono in grado di consentire. Il principio su cui si basa il funzionamento della risonanza magnetica è decisamente complesso e per comprenderlo appieno sono necessarie competenze non comuni.
A differenza della TAC, la risonanza magnetica ha una risoluzione minore nello studio delle ossa, ma, per contro, è una metodica di indagine che permette risultati migliori qualora sia necessario effettuare indagini su muscoli, tendini e tessuti molli.
Un’altra differenza tra TAC e risonanza magnetica è che la prima può essere utilizzata anche in soggetti che portano protesi con circuiti elettronici o parti metalliche.
Una cosa che invece accomuna le due tecniche è il fatto che per entrambe sono necessarie strumentazioni particolarmente complesse e anche molto costose.
Differenza tra TAC e risonanza – Le procedure
Trattandosi di metodiche che sfruttano principi diversi, esiste più di una differenza tra TAC e risonanza anche per quanto concerne le procedure di esecuzione, in particolar modo sui tempi e sull’eventuale ricorso al mezzo di contrasto.
In linea generale, una TAC ha una durata piuttosto breve, mediamente di circa 10-15 minuti; una risonanza magnetica, invece, ha una durata media di circa 40-45 minuti e, in casi molto particolari, può richiedere 80-90 minuti.
Per quanto riguarda il mezzo di contrasto, di norma, nel caso di una TAC si ricorre a una sostanza a base di iodio, mentre nel caso della risonanza si utilizza il gadolinio (Gd, un elemento chimico, numero atomico 64).
Il ricorso a mezzi di contrasto nel corso di questi esami avviene quando risulta necessario indagare dettagliatamente o la circolazione sanguigna o le condizioni di linfonodi e tessuti specifici di un organo (parenchimi).

La prima grande differenza tra TAC e risonanza è il fatto che, per ottenere le immagini di una parte del corpo, la prima utilizza le radiazioni ionizzanti (raggi X) mentre la seconda utilizza i campi magnetici.
Differenza tra TAC e risonanza – I rischi connessi all’esame
Il rischio principale connesso alla TAC è l’esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti; pur essendo necessarie per l’esecuzione dell’esame, sono nocive per l’organismo, anche se va precisato che le dosi che vengono somministrate durante l’indagine diagnostica sono veramente ridotte al minimo indispensabile; nel caso di gravidanza certa o sospetta, la TAC è controindicata e il medico può decidere di fare ricorso a mezzi di indagine il cui funzionamento non richiede l’emissione di raggi X.
Nel caso di risonanza magnetica, invece, il rischio radiazioni non sussiste; i campi magnetici, sui cui si basa l’esame, non sono dannosi; la risonanza magnetica è però controindicata nel caso di soggetti che portano determinati dispositivi (protesi metalliche, pacemaker, clip intracraniche anti-aneurisma cerebrale ecc.).
Un altro inconveniente della risonanza magnetica è la lunga durata dell’esame; ciò può rappresentare un problema per coloro che soffrono di claustrofobia (anche se esistono ormai diverse strutture sanitarie che mettono a disposizione apparecchiature “aperte”).
Per quanto riguarda la gravidanza, linee prudenziali suggeriscono che la risonanza magnetica dovrebbe essere evitata nel primo trimestre di gravidanza; per quanto la letteratura scientifica affermi che non esiste alcuna evidenza di teratogenicità dell’esame quando si lavora con magneti sotto i due Tesla (la grande maggioranza delle apparecchiature è sotto questa soglia), la risonanza è sconsigliata nei primi tre mesi dal momento che i campi magnetici potrebbero riscaldare i tessuti e fare aumentare la temperatura del feto oltre la soglia di sicurezza.
Approfondimenti
Per approfondire la differenza tra TAC e risonanza si rimanda eventualmente ai due articoli specifici: TAC e risonanza magnetica.
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