La presenza di batteri nelle urine (tecnicamente si parla di batteriuria) è generalmente, anche se non sempre, spia della presenza di un’infezione a carico delle vie urinarie, una condizione patologica piuttosto frequente, sia nelle donne che negli uomini. Sono diversi i tipi di batteri che possono essere rilevati nelle urine; fra quelli che più frequentemente vengono identificati c’è sicuramente l’E. coli (vedasi per approfondimenti l’articolo specifico Escherichia coli nelle urine); altri batteri riscontrabili relativamente di frequente nelle urine sono lo Staphylococcus saprophyticus, l’Enterococcus faecalis, il Proteus vulgaris, lo Pseudomonas aeruginosa, il Neisseria gonorhoeae ecc.
Dal momento che, nella gran parte dei casi, la presenza di batteri nelle urine è dovuta a un processo infettivo del tratto urinario (cistite, pielonefrite ecc.), di solito il paziente riferisce numerosi sintomi e segni tipici quali minzione frequente, urgenza urinaria, febbre, dolori al basso ventre ecc. Non mancano comunque casi in cui, la presenza di batteri nelle urine non è associata ad alcuna manifestazione clinica (batteriuria asintomatica).
Va specificato che si parla di batteriuria quando la presenza di batteri è significativa (vale a dire, oltre 100.000 unità per ml).
Batteri nelle urine – Come si effettua la misurazione
La misurazione dei livelli di batteri nelle urine può essere effettuata attraverso l’esame del sedimento urinario oppure tramite un’urinocoltura, allorquando sia in corso un’infezione delle vie urinarie o dell’apparato genitale.
L’esame del sedimento fornisce importanti informazioni che saranno utili per la diagnosi; il referto dell’urinocoltura contiene solitamente il nome del microrganismo patogeno rilevato, la concentrazione dei batteri e i risultati dell’eventuale antibiogramma (un test grazie al quale è possibile scegliere la terapia antibiotica più adatta al caso trattato).
Batteri nelle urine – Possibili sintomi associati
La presenza di batteri nelle urine può essere asintomatica o scarsamente sintomatica, dar luogo a manifestazioni cliniche comuni a diversi tipi di disturbi oppure, più comunemente, essere associata ai classici sintomi delle infezioni del tratto urinario, vale a dire:
- urine torbide e maleodoranti
- presenza di sangue nelle urine (ematuria)
- bruciore e/o dolore durante la minzione
- difficoltà nella minzione (disuria)
- sensazione di incompleto svuotamento della vescica
- urgenza
- emissione di minime quantità di urina spesso associata a dolore
- emissione intermittente delle urine (stranguria)
- sensazione di malessere generale
- dolore pelvico
- pesantezza nella parte bassa dell’addome che spesso risulta dolorante
- mal di schiena
- brividi
- febbre.
In presenza di questi sintomi è comune da parte del medico richiedere il test per la valutazione di un’eventuale presenza di batteri nelle urine.
Batteri nelle urine – Valori normali
Le urine sono normalmente sterili o, comunque, la loro carica batterica è bassissima; un’eventuale urinocoltura deve quindi risultare negativa.
La concentrazione dei batteri indicata in un’urinocoltura viene di solito espressa in unità formanti colonie (UFC); si utilizzano potenze di 10 (per esempio, un referto indicante >105 UFC significa che il numero delle UFC supera 100.000).
Di norma si considera negativo un esame in cui le UFC risultano inferiori a 10.000; valori fra 10.000 e 100.000 sono considerati dubbi, mentre si parla di positività quando le UFC sono superiori a 100.000.

Gli esami di laboratorio sono fondamentali per verificare molte condizioni patologiche che alterano i parametri chimico-fisici delle urine.
Vale la pena ricordare che nei soggetti cateterizzati, anche cariche batteriche minime vengono prese in seria considerazione perché il catetere è un dispositivo che rende molto più facile l’ingresso di batteri nell’organismo e, conseguentemente, lo sviluppo di infezioni batteriche.
Anche nel caso in cui si riscontrino batteri nelle urine prelevate a livello della vescica (per via percutanea utilizzando un ago sterile), si considera positivo anche il campione che presenta una concentrazione batterica inferiore alle 100.000 UFC.
Nel caso di positività, è quasi sicura la presenza di un processo infiammatorio di origine batterica che interessa il tratto urinario; in casi più rari è possibile che i microrganismi provenienti dal circolo sanguigno vengano escreti tramite le urine.
Batteri nelle urine alti (batteriuria alta) – Cause
Come già ampiamente ribadito, alti livelli di batteri nelle urine indicano la presenza di un processo infettivo e/o infiammatorio a carico dell’apparato genito-urinario. Un’elevata presenza di batteri nelle urine può quindi riconoscere le seguenti cause:
- cistite (processo infiammatorio a carico della mucosa della vescica; è più comune nelle donne, ma anche gli uomini possono esserne colpiti)
- prostatite (processo infiammatorio a carico della prostata, una ghiandola che fa parte dell’apparato riproduttivo maschile)
- uretrite (processo infiammatorio a carico dell’uretra, il piccolo canale di collegamento della vescica con l’esterno)
- cateterismo (presenza di catetere vescicale).
Una raccolta di urine effettuata in modo inadeguato o campioni di urine non trattati correttamente possono dar luogo a falsi positivi.
Batteri nelle urine in gravidanza
La presenza di batteri nelle urine in gravidanza è un evento abbastanza frequente, ma che non deve essere mai sottovalutato perché può essere fonte di problemi sia per la madre che per il feto; è per questo motivo che l’urinocoltura è un esame comunemente prescritto alle donne in stato interessante.
La percentuale delle donne in gravidanza in cui si registra batteriuria asintomatica va dal 2 al 10% circa; nella grande maggioranza dei casi, il batterio che viene riscontrato nelle urine è l’Escherichia coli.
La presenza di batteri nelle urine in gravidanza, asintomatica o no che sia, deve essere prontamente trattata perché è associata a un incremento del rischio di sviluppare un’infiammazione a carico del rene (pielonefrite).
Durante la gravidanza questo rischio è concreto perché si ha un aumento di volume dell’utero che finisce quindi per comprimere notevolmente la vescica e le vie urinarie; ciò determina un ristagno urinario e i batteri presenti nelle urine possono più facilmente risalire verso il rene causando il processo infiammatorio. La batteriuria non trattata è associata anche a un maggior rischio di parto prematuro e di basso peso alla nascita.
Batteriuria bassa – Cause
È possibile che si registri la presenza di batteri nelle urine anche quando questi non sono presenti né nei reni e nemmeno nella vescica; in questo caso di solito la batteriuria è causata dalla contaminazione delle urine nel momento in cui si ha il loro passaggio nell’uretra.
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