L’elettroencefalogramma (EEG) è un esame semplice, innocuo e non invasivo che registra l’attività elettrica del cervello. La registrazione viene effettuata tramite degli elettrodi che vengono posti a contatto con il cuoio capelluto del paziente; gli elettrodi sono collegati a un amplificatore che amplifica un milione di volte l’attività cerebrale (prodotta dai neuroni) rilevabile a livello di superficie cranica. Il segnale rilevato e amplificato viene inviato a un’apparecchiatura denominata elettroencefalografo che trascrive su carta scorrevole il tracciato dell’attività bioelettrica cerebrale. L’elettroencefalogramma si presenta come una linea caratterizzata da onde sinusoidali (eccezion fatta per i casi di coma profondo o morte cerebrale) indicanti la variazione dell’attività elettrica del cervello. L’EEG viene utilizzato nella valutazione delle funzioni cerebrali e a seguito di traumi cranici, patologie cerebrovascolari, stati confusionali, episodi epilettici ecc.

L’elettroencefalogramma è un esame primariamente utilizzato per la diagnosi e la monitorizzazione dell’epilessia e anche nel caso di disturbi del sonno
L’elettroencefalogramma è un esame altamente sensibile, ma scarsamente specifico rispetto ad altre tecniche diagnostiche (RMN e TAC). Può essere effettuato in condizioni di veglia o di sonno. Nel primo caso l’esame ha una durata più breve (da 30 a 60 minuti circa), nel secondo si va dalle 2 alle 8 ore di registrazione; se si utilizza la tecnica Holter, gli elettrodi verranno rimossi dopo 24 ore. L’esecuzione dell’esame non comporta nessuna particolare preparazione; tranne diversa indicazione medica il soggetto può continuare l’eventuale assunzione di farmaci; si deve invece evitare il digiuno in quanto una condizione di ipoglicemia potrebbe comportare una variazione del tracciato elettroencefalografico.
Per approfondire: Elettroencefalogramma
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