Il menisco è una struttura fibrocartilaginea che fa parte dell’apparato capsulo-legamentoso del ginocchio; all’interno di ogni ginocchio vi sono due menischi, il menisco mediale (anche menisco interno) e il menisco laterale (anche menisco esterno); i due menischi sono collocati tra femore e tibia. Lateralmente entrano in contatto con la capsula articolare attraverso il paramenisco, un tessuto connettivo fibroso. La faccia superiore del menisco è a contatto con i condili femorali, quella inferiore è invece a contatto con la cavità glenoidea tibiale. Il menisco interno ha una forma che ricorda la lettera C, mentre il menisco esterno ricorda invece la lettera O. Fatta eccezione per le loro estremità (la cosiddetta red zone), i menischi sono strutture essenzialmente avascolarizzate (ovvero sprovviste di vasi sanguigni, circostanza che ne riduce le capacità autoriparative, fatta eccezione per lesioni periferiche di poco conto). Con l’invecchiamento, peraltro, la presenza dei capillari meniscali tende a ridursi in modo progressivo; il loro nutrimento non viene però meno grazie alla presenza del liquido sinoviale (detto anche sinovia, è un liquido oleoso i cui scopi principali sono quelli di nutrire i tessuti avascolarizzati e lubrificare le giunzioni articolari).
Anatomicamente è utile suddividere il menisco in tre parti: corno anteriore, corpo centrale e corno posteriore.
Nell’immagine sottostante è possibile vedere abbastanza chiaramente la posizione di entrambi i menischi:
Le funzioni del menisco
Fino alla fine del XIX secolo, molti autori ritenevano che i menischi fossero da considerarsi meri residui embrionali scarsamente importanti dal punto di vista funzionale. Con il passare del tempo questa posizione è stata rivista e si è appreso che queste strutture svolgono molte e importanti funzioni:
- stabilizzano l’articolazione del ginocchio (durante i movimenti consentono di scaricare una buona parte del peso che grava sulla cartilagine articolare)
- servono ad ammortizzare e ripartire in modo uniforme i carichi
- consentono una perfetta congruenza, fra il femore e la tibia, a livello dell’articolazione del ginocchio
- collaborano con la cartilagine all’assorbimento degli urti
- collaborano con i tendini proteggendo l’articolazione dai problemi derivanti da iperflessione e iperestensione
- migliorano la distribuzione del liquido sinoviale all’interno della cartilagine dell’articolazione facilitando la sua nutrizione.
Come si vede, dal punto di vista funzionale, a differenza di quanto si pensava in passato, i menischi sono ben altra cosa che residui embrionali. C’è però da dire che, fino a poche decine di anni orsono, la loro importanza era considerata relativa e in caso di lesione meniscale si decideva sempre per la loro asportazione. Adesso le cose sono decisamente cambiate e la rimozione del menisco è evento molto più raro; si tende infatti, sempre che le singole circostanze lo permettano, a riparare la parte di menisco danneggiata.
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