La frequenza cardiaca è il numero di battiti che il cuore compie in un minuto (bpm). Ogni battito (pulsazione) è legato a una contrazione del cuore che pompa sangue nel nostro corpo. Essendo una frequenza, non è correlata con la forza con cui avviene questa operazione, forza che è data dalla pressione arteriosa. La frequenza cardiaca è utilizzata in ambito sanitario, ma anche in ambito sportivo.
Esistono due principali valori di frequenza cardiaca:
- a riposo – quando non svolgiamo attività anche debolmente impegnative (come lo è il semplice cammino);
- massima – il valore massimo di battiti al minuto raggiungibile dal cuore sotto sforzo. Per i dettagli sulla frequenza cardiaca massima si consulti l’articolo corrispondente.
Per alcune applicazioni, è definita anche una frequenza di recupero come quella che il cuore raggiunge dopo x minuti (solitamente due) aver svolto attività fisica massimale (il definire la frequenza cardiaca di recupero per attività non massimali ha meno senso perché ovviamente il suo valore dipende dall’attività svolta).
Frequenza cardiaca – Valori
I valori della frequenza cardiaca a riposo (basale) dipendono dall’età e vanno dagli 80 a 180 bpm per i neonati, dagli 80 ai 100 bpm per i bambini, dai 70 ai 120 per gli adolescenti e dai 60 ai 90 bpm per gli adulti.
Negli adulti le differenze legate al sesso sono minime (max 5-6 bpm a favore degli uomini che l’hanno più bassa).
Dal punto di vista salutistico è positivo avere una frequenza a riposo vicina al limite inferiore.
Sotto certi valori (60 bpm) di base si parla di bradicardia, mentre se i valori della frequenza a riposo salgono oltre misura si parla di tachicardia (sopra i 100 bpm).
Fattori che agiscono sulla frequenza cardiaca basale
L’aumentano:
- il caldo
- l’umidità,
- il sovrappeso
- l’alimentazione (come bevande gasate, eccitanti come il caffè ecc.)
- la digestione
- lo stress
La diminuiscono:
- il sonno
- l’allenamento fisico (gli atleti allenati hanno quasi sempre una frequenza cardiaca basale più bassa, sono cioè bradicardici).
Misurazione
Tipicamente si misura al polso, avendo cura di evitare i fattori che naturalmente la alzano. Una buona scelta è di misurarla sempre alla stessa ora del giorno, usualmente al mattino al risveglio.
Poiché è facile “perdere” le pulsazioni con la misurazione al polso, è consigliabile non misurarle su 60 secondi, ma su 15″ o su 20″ e poi moltiplicare per 4 o per 3. Si può ripetere più volte l’operazione e poi fare una media.
In ambito medico, la misurazione è poi molto più accurata perché il medico usa uno stetoscopio o l’elettrocardiogramma (ECG).
Molti sportivi usano un cardiofrequenzimetro, dispositivo usato per rilevare la frequenza del cuore durante l’attività sportiva, ma che ovviamente può essere usato anche a riposo.
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