Si definisce edema l’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali del corpo. Il liquido interstiziale è una soluzione acquosa che si trova tra le cellule dei vari tessuti e la cui principale funzione è quella di mediare gli scambi fra le componenti cellulari dei vasi sanguigni e le cellule dei diversi tessuti.
Sinonimo di edema è idropisia (anche idropsia o idrope); comunemente però con quest’ultimo termine ci si riferisce all’accumulo dei liquidi in una cavità dell’organismo, generalmente quella peritoneale. Con il termine anasarca si fa invece riferimento a un abnorme accumulo di trasudati (e non di essudati i quali hanno origina infiammatoria) nei tessuti e nelle cavità sierose (come per esempio il pericardio, il peritoneo e la pleura), di fatto si tratta di un edema massivo che si manifesta nel caso di insufficienza epatica, grave insufficienza renale, scompenso cardiocircolatorio, neoplasie, cachessia, marasma infantile ecc.
La principale distinzione fra i vari tipi di edema è quella che li suddivide in edemi localizzati ed edemi generalizzati; nel primo caso il problema è relativo a una determinata zona dell’organismo (è per esempio il caso dell’edema angioneurotico, di quello cerebrale, di quello palpebrale –blefaredema-, di quello polmonare ecc.), mentre nel secondo caso (anasarca) la condizione patologica interessa l’organismo nella sua interezza.
A livello cutaneo l’edema si manifesta tipicamente come un gonfiore cutaneo, detto fovea, palpabile e comprimibile.
Edema – Cause e meccanismi
Esistono meccanismi e cause che portano alla formazione dell’edema. I meccanismi principali sono cinque:
- aumento della permeabilità della parete capillare
- aumento della pressione idrostatica capillare
- diminuzione della pressione oncotica plasmatica
- ostruzione dei vasi linfatici
- mixedema da ipotiroidismo.
Ognuno di questi meccanismi è legato a varie cause.
L’aumento della permeabilità della parete capillare porta allo sviluppo dell’edema consentendo alle proteine di passare negli interstizi con riduzione della pressione oncotica (con questa locuzione si fa riferimento alla pressione esercitata dai soluti in una soluzione; tale pressione è determinata da una maggiore concentrazione delle proteine e dei minerali presenti nei liquidi biologici); le cause che possono determinare il problema sono svariate (allergie, flogosi, ipossia, setticemia, traumi, ustioni ecc.).
L’aumento della pressione idrostatica capillare è determinato da un incremento della pressione venosa, questo incremento è dovuto o a un’espansione del volume plasmatico nel sistema venoso a causa di ritenzione di sodio e acqua da parte dei reni oppure a un’ostruzione (o a un rallentamento) del circolo venoso.
Nel primo caso le cause sono da ricercarsi in un’insufficienza renale acuta, nello scompenso cardiaco, nella cirrosi epatica allo stato iniziale, nell’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei ecc.; mentre nel secondo caso il problema può essere legato a tromboflebiti, flebotrombosi, cirrosi epatica, edema polmonare acuto, varici venose, sindrome mediastinica ecc.
La diminuzione della pressione oncotica plasmatica è legata a una condizione di ipoalbuminemia; la riduzione dei livelli ematici di albumina può essere conseguente a una perdita proteica che eccede la capacità di sintesi oppure a una diminuita sintesi proteica.
Nel primo caso le cause sono da ricercarsi in condizioni patologiche quali la sindrome nefrosica o le enteropatie proteino-disperdenti; la ridotta sintesi di proteine invece può essere determinata da cirrosi epatica, problemi di malassorbimento o da malnutrizione.
L’ostruzione dei vasi linfatici porta alla formazione di edema in quanto essi non sono più in grado di drenare adeguatamente i liquidi (si parla in questo caso di linfedema). Le cause alla base dell’ostruzione linfatica sono diverse; fra esse ricordiamo le linfoadenomegalie da neoplasie maligne, l’infestazione da nematodi, l’atresia congenita dei linfatici, lo svuotamento del cavo ascellare in seguito a rimozione di un tumore del seno ecc.
Il mixedema, infine, è una tipologia di edema caratteristica dell’ipotiroidismo; è un edema che può interessare volto, lingua, collo, tronco e arti; è legato essenzialmente a un incremento della pressione oncotica a causa di un accumulo di mucopolisaccaridi.
Tipologie
Gli edemi più comuni sono quelli citati nell’elenco che segue (con il link di approfondimento):
Edema – Terapia
Essenzialmente l’edema è trattato curando la condizione patologica che ha portato alla sua formazione. In molti casi vengono prescritti farmaci diuretici allo scopo di eliminare i liquidi presenti in modo eccessivo nei tessuti, ma, ovviamente, l’impiego di tali farmaci non può essere indiscriminato e deve essere relazionato alla patologia di base.
Indice materie – Medicina – Anatomia e fisiologia – Edema