Bocca, denti e lingua sono organi che svolgono varie funzioni, alcune delle quali in sinergia.
La stomatologia è la disciplina medico-chirurgica che s’occupa della bocca e dei suoi annessi; in particolare comprende quindi l’odontoiatria, ossia la conoscenza dei denti.
La bocca è l’estremità superiore del tubo digerente, è da questa cavità che vengono introdotti gli alimenti; la bocca, tramite la faringe, è collegata all’esofago, organo che svolge due funzioni fondamentali: permette il passaggio del cibo (il cosiddetto bolo alimentare) e impedisce la risalita di quest’ultimo e dei succhi gastrici dallo stomaco.
Nell’area della bocca troviamo le ghiandole salivari; esso sono presenti anche in alcuni tessuti della faccia e del collo. Le più grandi sono la parotide, la sottomandibolare e la sottolinguale. Oltre a queste ghiandole salivari maggiori esistono centinaia di minuscole ghiandole, dette salivari minori, posizionate nelle labbra e nella mucosa interna dalla bocca fino alla faringe.
Anatomia della bocca – I denti
I denti sono organi molto duri situati all’interno del cavo orale; l’arcata dentaria inferiore è fissata nella mandibola (l’unica parte mobile della faccia), mentre quella superiore è ospitata dalla mascella (un osso fisso). L’insieme dei denti è denominato dentatura.
La principale funzione dei denti è quella masticatoria, ma essi svolgono un ruolo importante anche nella fonazione (cioè nella produzione di suoni tramite gli organi vocali); la dentatura assolve inoltre anche una funzione estetica.
La parte visibile del dente è detta corona, mentre quella infossata nella gengiva è denominata radice. La zona di confine fra corona e radice è detta colletto.
La forma della corona varia in base alla funzione del dente (per esempio, i molari sono piatti, mentre i canini sono appuntiti); è ricoperta dallo smalto, un materiale rigido e resistente di colore biancastro particolarmente ricco di minerali. Al di sotto dello smalto è presente un tessuto di colore giallognolo denominato dentina. All’interno della corona è presente un tessuto molle, la cosiddetta polpa dentaria, che ingloba arteriole, venule, nervo e osteoblasti (cellule che producono la dentina).
La radice, connessa all’osso, può essere, a seconda dei casi, unica, doppia o multipla. La sua funzione principale è quella di fornire il necessario supporto alla corona garantendone la stabilità nel corso del processo di masticazione. All’apice della radice è presente un foro (foro apicale); il foro apicale rappresenta la parte iniziale di un canale che percorre la radice e che poi si dilata nella corona formando la cavità del dente, quella che contiene la polpa.
Negli esseri umani si distingue fra denti decidui e denti permanenti.
I denti decidui (denti da latte) sono più piccoli e più chiari e le loro cuspidi sono meno accentuate. La dentatura decidua, destinata a essere poi rimpiazzata dalla permanente, è costituita da 20 denti: 8 incisivi, 4 canini e 8 molari.
La dentatura permanente è più numerosa; è infatti composta da 32 denti: 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari e 12 molari.
Quattro incisivi sono situati nell’arcata dentale superiore, quattro sono posizionati in quella inferiore; nelle due arcate si hanno due incisivi centrali e due incisivi laterali; permettono di afferrare il cibo per poi inciderlo e tagliarlo. Sono i primi denti da latte a comparire; quelli permanenti fanno la loro comparsa verso i 6-7 anni di età.
A fianco degli incisivi sono situati i canini; se ne contano due superiori e due inferiori; i primi sono quelli più robusti e appuntiti. Anche i canini hanno un’unica radice. Si formano verso i 18-24 mesi di età; i decidui vengono sostituti nel periodo di tempo che va dai 9 agli 11 anni di età. La loro funzione è quella di incidere, strappare e sminuzzare gli alimenti.
I premolari sono situati accanto ai denti canini; la loro denominazione è dovuta al fatto che sono situati prima dei molari. Hanno un’unica radice (il primo premolare superiore però può averne due). Si tratta di denti permanenti che vanno a sostituire i molari da latte. La loro funzione è quella di triturare i cibi.
Chiudono le arcate dentarie i molari; 6 sono presenti nell’arcata superiore, 6 in quella inferiore. Sono dotati di più radici. I primi molari da latte spuntano quando il bambino ha circa un anno e mezzo; verranno poi sostituiti dai premolari; i primi molari permanenti fanno la loro comparsa verso i 6 anni; i secondi negli anni seguenti. I terzi molari, più noti popolarmente come denti del giudizio, potrebbero addirittura non spuntare. Qualora lo facciano, tendono a comparire fra i 18 e i 25 anni di età (da qui l’origine del loro nome popolare). La funzione dei molari è quella masticatoria.
Anatomia della bocca – la lingua
La lingua è un organo dalla struttura prevalentemente muscolare-membranosa situato per circa due terzi (corpo della lingua) nella cavità orale e per un terzo (radice della lingua) nella faringe. Ha forma allungata e appiattita.
I muscoli della lingua possono originarsi da parti scheletriche a essa vicina (muscoli estrinseci); oppure si originano e terminano nella lingua stessa (muscoli intrinseci).
L’innervazione motoria è data dal nervo ipoglosso; le innervazioni sensitiva generale e gustativa sono invece fornite dai nervi glossofaringeo e linguale e dal nervo vago.
La lingua interviene in diverse funzioni fisiologiche quali la fonazione nonché la masticazione e la deglutizione degli alimenti. Ha un ruolo importante anche nella funzione gustativa grazie a recettori del gusto che si trovano nella sua mucosa.
L’organo può essere sede di processi infiammatori (detti glossiti) o di natura tumorale (sia benigni che maligni).
In presenza di determinate condizioni morbose (che non sempre la coinvolgono primitivamente), i suoi caratteri (aspetto, colore, forma, volume ecc.) possono modificarsi e, conseguentemente, il suo esame obiettivo riveste una notevole importanza in medicina interna in quanto può fornire vari elementi utili nella diagnosi di diverse patologie.
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