Si definiscono verbi predicativi quei verbi caratterizzati dal fatto di possedere un proprio senso compiuto e che possono essere utilizzati senza che sia necessario ricorrere a un complemento predicativo; in altri termini, sono verbi che, in modo autonomo, possono dar luogo a un predicato verbale. Si distinguono quindi dai cosiddetti verbi copulativi che, invece, necessitano di un complemento predicativo nominale.
La grande maggioranza dei verbi appartiene alla categoria dei verbi predicativi; la forma verbale può essere attiva, passiva o riflessiva. Alcuni esempi:
- Mario ride (forma attiva)
- Raffaella è interrogata (forma passiva)
- I ragazzi si lavano (forma riflessiva).
Nota importante – Il verbo essere è il principale verbo copulativo, ma, in determinati contesti, può anche fungere da verbo predicativo, ciò si verifica quando assume il significato di esistere, stare, trovarsi, restare, rimanere, risiedere, appartenere ecc. Di seguito alcuni esempi:
- Il gatto è nella sua lettiera (in questo caso il verbo essere ha il significato di trovarsi).
- Questa autovettura è di Giorgio (essere = appartenere).
- Dio è (essere = esistere).
- Maria era con i suoi zii (essere = stare).
Si deve inoltre precisare che vi sono verbi utilizzati generalmente con funzione predicativa come nascere, crescere, vivere e morire, ma che, tradizionalmente, sono considerati come copulativi allorquando sono seguiti da un complemento predicativo. Alcuni esempi:
- Luigi nacque ricco.
- Marta morì povera.

Sciare è un verbo predicativo
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