I pronomi relativi mettono in relazione la frase a cui appartengono e la frase a cui appartiene il nome che sostituiscono: che, cui, il quale, la quale, i quali.
Il pronome relativo serve in genere a evitare la ripetizione di un componente della frase (antecedente).
Particolarità:
- che (invariabile) può sostituire, oltre che un singolo nome, anche un’intera proposizione (non posso uscire, il che mi rattrista);
- quale può sostituire (ormai raramente) che nel ruolo di soggetto (non vedo il bambino il quale sta giocando nel prato), mentre è spesso usato unito a preposizioni per i vari complementi (lo studente al quale ho assegnato questa tesi);
- cui può essere usato senza la proposizione a quando è complemento di termine (le persone cui l’ho detto hanno mantenuto il segreto);
- quando cui è posto tra l’articolo determinativo e un nome equivale a del quale, della quale (la persona il cui nome non posso rivelare è andata via).

I pronomi relativi mettono in relazione la frase a cui appartengono e la frase a cui appartiene il nome che sostituiscono
Pronomi relativi misti (doppi)
I pronomi relativi misti (o doppi) sono costituiti dall’unione di un pronome dimostrativo, o indefinito, o di un nome, accompagnato da aggettivo indefinito, con un pronome relativo, incorporando nel loro significato sia l’uno che l’altro:
- chi è un pronome relativo-indefinito soltanto singolare, che può riferirsi solo a essere animato ed equivale a “colui/colei che”;
- quanto (“ciò che”, “tutto ciò che”, “tutto quello che”, “tutte le cose che”, al plurale quanti/quante);
- chiunque (“tutti/e quelli/e che”, “qualunque persona che”);
- ovunque/dovunque (“in qualunque/qualsiasi luogo in cui”).
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