Il participio passato di incutere è incusso; incutere è un verbo che appartiene alla seconda coniugazione (i verbi si classificano in base alla desinenza dell’infinito, in questo caso -ere) e che si coniuga sul modello di discutere (il cui participio passato è discusso).
Il participio passato di incutere, diversamente da quanto accade con altri verbi (per esempio, dirimere, dolere, esigere, prudere, soccombere, splendere ecc.) non è una questione che dà adito a particolari dubbi; non è però una voce verbale che riscontra in modo particolarmente frequente.
Il verbo incutere deriva dal latino incutĕre, composto di in (dentro) e quatĕre (scuotere).
Participio passato di incutere – Esempi di utilizzo
Il verbo incutere è utilizzato di norma con il significato di provocare, in riferimento a uno stato d’animo, un determinato sentimento; è un verbo in cui è insita una certa forza, una certa determinazione e, di conseguenza è più appropriato a sentimenti che, di fatto, “dominano la persona” quali, per esempio, il timore, la paura, la soggezione, il rispetto piuttosto che a quelli che di norma sono suscitati con un atteggiamento meno “violento” come la speranza, l’amore, l’affetto ecc.
Di seguito alcuni esempi che serviranno a chiarire ancora meglio quanto sopra esposto.
“Certo ha colpito nel segno perché il rigore morale e l’intransigenza negli affari pubblici e privati hanno guidato la mia settantennale esistenza terrena. Quegli aggettivi, ormai fuori moda, fino a oggi hanno incusso rispetto, mettendomi forse al riparo da sberleffi e gratuite violenze alle quali peraltro, data la mia condizione marmorea, non avrei potuto in alcun modo reagire” (la Repubblica, 27 dicembre 2008).
“C’è una villa, immensa e con i mattoni a vista alla periferia del paese che ha sempre incusso un certo rispetto” (La Stampa, 26 agosto 2011).
L’esempio seguente è tratto dal capolavoro di Alessandro Manzoni, I promessi sposi.
“Arrivate davanti alla signora, essa fece loro grand’accoglienza, e molte congratulazioni; interrogò, consigliò: il tutto con una certa superiorità quasi innata, ma corretta da tante espressioni umili, temperata da tanta premura, condita di tanta spiritualità, che, Agnese quasi subito, Lucia poco dopo, cominciarono a sentirsi sollevate dal rispetto opprimente che da principio aveva loro incusso quella signorile presenza; anzi ci trovarono una certa attrattiva“.
Nota – Il participio passato può essere usato sia con funzione di aggettivo qualificativo sia con funzione di verbo; in quest’ultimo caso si unisce all’ausiliare essere per formare i tempi delle forme passive, mentre si unisce all’ausiliare avere per formare i tempi composti.

Il verbo incutere è spesso associato ai termini rispetto e timore