Il participio passato di nuocere è nociuto; di uso più raro, ma comunque corretto, nuociuto. Nuocere è un verbo della seconda coniugazione che significa “essere causa di un grave danno materiale o morale”. Comunissime le espressioni espressioni proverbiali “tentar non nuoce” e “non tutti i mali vengono per nuocere“). Il participio presente del verbo nuocere è nocente; corretto anche nuocente.
Participio passato di nuocere – Esempi di utilizzo
Di seguito alcuni esempi di utilizzo del participio passato di nuocere.
(“Malumori che ormai pervadono tutta l’opinione pubblica, alla luce del disastroso inizio dell’ultimo anno scolastico – con un valzer di cattedre che ha nociuto alla continuità didattica – le cui cause sono interamente attribuibili alla Buona Scuola“; La Stampa, 15 gennaio 2017).
(“«Negli Anni 60 abbiamo avuto le battaglie per i diritti civili, i diritti delle donne e contro la guerra in Vietnam ma anche il dilagare di droghe e un modo di vita che ha nociuto a molti. Non tutto fu positivo. Quando parlo ai giovani dico che i cambiamenti si possono ottenere non occupando i campus ma con azioni concrete e più produttive, efficaci»“; La Stampa, 6 luglio 2008).
(“È il caso di uno «scoop» relativo a Innocenzo XI, Papa del 600, che agli inizi del 2000 era in odore di santità, che avrebbe, secondo quanto scoperto da Sorti e Monaldi in lunghe e minuziose ricerche negli Archivi segreti vaticani e nell’Archivio di Stato a Roma, finanziato la rivoluzione protestante in Inghilterra attraverso una società ombra. Verità «scomoda» che, a loro avviso, avrebbe nociuto in qualche modo al proseguimento della loro attività letteraria in Italia“; la Repubblica, 28 giugno 2013).
(“«Abbiamo una lunga campagna elettorale davanti, l’annuncio anticipato della mia ricandidatura avrebbe nuociuto all’attività amministrativa» ha aggiunto, spiegando così la lunga attesa dell’annuncio ufficiale della ricandidatura“; La Stampa, 14 dicembre 2015).

Il participio passato di nuocere è nociuto, corretto anche nuociuto