Una delle tante, possibili suddivisioni fra i nomi è quella tra nomi concreti e astratti.
Tradizionalmente, con la locuzione nomi concreti si fa riferimento a entità (persone, animali, cose) che esistono in natura e che, come tali, possono essere percepite attraverso i sensi (per esempio, uomo, gatto, martello), mentre con nomi astratti si indica qualcosa di “immateriale”, si fa riferimento a concetti, a sentimenti, a qualità che possiamo raffigurarci solo in modo astratto (per esempio, amore, gloria, gentilezza).
Nomi concreti e astratti – Difficoltà nella suddivisione ed esempi
Una suddivisione come quella evidenziata nel paragrafo precedente è senz’altro sensata, ma è opportuno precisare che non è possibile applicarla sempre e comunque in modo rigido; come spiega il linguista Serianni “non sempre è possibile assegnare un dato nome a questa o quella classe (una partenza, un disagio, un’arrabbiatura, una caduta si collocano su gradi, per dir così, intermedi di «astrazione» / «concretezza»)” (Luca Serianni, Italiano). In effetti, termini come, per esempio, corsa e lettura non fanno riferimento a qualcosa che concretamente cade sotto i nostri sensi, ma è altrettanto vero è che difficile considerarli puramente astratti dal momento che pur riferendosi a un concetto astratto indicano anche un’azione che, pur essendo priva di consistenza materiale, è oggettivamente percepibile con i sensi.
La distinzione fra nomi concreti e astratti, quindi, non può considerarsi assoluta (tant’è che qualche autore suggerisce di abolirla); a complicare le cose vi è il fatto che vi sono molti nomi concreti che possono diventare astratti; ciò si verifica frequentemente quando determinati termini sono utilizzati in senso figurato ovvero in senso metaforico; si vedano i seguenti esempi:
- Maria è caduta è si è rotta il naso.
- Maria ha molto naso per gli affari.
Nella prima frase, naso è da considerarsi come nome concreto (il naso è un organo del corpo); nella seconda frase, invece, lo stesso termine è usato figuratamente (avere naso per qualcosa è un’espressione che significa avere capacità o intuito per qualcosa).
Un altro esempio:
- Le celebrità presenti al banchetto si sono dimostrate molto disponibili e hanno rilasciato autografi a tutti.
- Dopo molta gavetta nei teatri di provincia, Matteo ha raggiunto finalmente la celebrità.
Nel primo caso, il termine celebrità è da considerarsi come nome concreto perché, di fatto, indica delle persone in carne e ossa (persone famose, celebri), mentre nella seconda frase, il termine in questione fa riferimento a un concetto astratto, l’essere celebri.
La suddivisione fra nomi concreti e astratti, quindi, può presentare qualche difficoltà; è quindi opportuno porre sempre molta attenzione al contesto della frase prima di effettuare una determinata categorizzazione.

Renzo bacia Lucia sulla bocca (bocca in questo caso è nome concreto) – Renzo è di bocca buona (bocca in questo caso è nome astratto, bocca buona sta per gusti semplici)
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