Il complemento di vocazione (più raramente complemento vocativo) è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa personificata a cui ci si rivolge in forma diretta per le motivazioni più varie (per esortarla, per richiamarne l’attenzione, per pregarla ecc.); è costituito da un nome oppure da un pronome; tale complemento deriva dal caso vocativo della lingua latina.
Complemento di vocazione – A che domanda risponde?
Il complemento di vocazione, risponde alla domanda: “a chi (o a che cosa) è rivolta la frase?”; può essere preceduto da un’interiezione (spesso la o, come nel caso di usi letterari o di invocazioni di carattere religioso).
Il complemento di vocazione può essere costituito da un pronome o da un nome e viene isolato dal resto della frase attraverso l’utilizzo della punteggiatura; per esempio, se si trova all’inizio oppure alla fine della frase, lo si isola con una virgola che viene inserita rispettivamente prima o dopo il resto della frase:
- Maria, sono contento di vederti.
- Quanto mi sei mancata, Maria.
Nel caso in cui si trovi all’interno della frase, viene espresso in un inciso, ovvero viene isolato utilizzando due virgole:
Devo dire, Maria, che sei sempre più bella.

Bambini, ora basta con questa confusione!
Frasi con esempi
Di seguito vari esempi di frasi con complemento di vocazione:
- Bruno, quanti esami ti mancano per conseguire la laurea?
- Mi dica, professore, come sta mio padre?
- Tesoro, mi sei mancato moltissimo!
- O Signore, abbi pietà delle loro anime!
- Spostati, micio, che mi dai fastidio.
- Ragazzi, che ne dite se andiamo al cinema?
- Torino, chi l’ha detto che non sei bella?
- Prego, signore, si accomodi alla mia sinistra.
- Stia attento, giovanotto!
- Ce la fate, bambini, a fare silenzio per cinque minuti?
- Cameriere, per favore, può portarmi da bere?
- Non vi nego, signori, che la situazione è molto complessa.
- Cari amici, è un vero piacere ricevervi in casa mia.
- Alberto, non puoi continuare a vivere così!
- Tu, cosa stai facendo?
In ambito letterario il complemento di vocazione è molto comune; esempi classici sono le invocazioni alle muse, spesso precedute dall’interiezione o, che si trovano in moltissime poesie o altre opere d’arte:
- Canta l’ira fatale di Achille, o Dea… (Proemio dell’Iliade, traduzione di Salvatore Quasimodo)
- Cantami, o Diva, del Pelide Achille… (Proemio dell’Iliade, traduzione di Vincenzo Monti).
Si noti che, a livello retorico, il complemento di vocazione è di fatto un’apostrofe; alcuni famosi esempi:
- Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io (l’incipit di uno dei più celebri sonetti di Dante Alighieri)
- Godi, fanciullo mio […] (Il sabato del villaggio, Giacomo Leopardi).
- Silvia, rimembri ancora […] (A Silvia, Giacomo Leopardi).
Indice materie – Lingua italiana – Complemento di vocazione