Il complemento di stima è un complemento indiretto con il quale si indica la valutazione, su un piano materiale o morale, che viene attribuita a una persona, a un animale oppure a una cosa.
Il complemento di stima risponde alle domande: “quanto è valutato?”, “quanto è stimato?”, “quanto è apprezzato?”, “quanto vale?”, “quanto è considerato?”.
Quando la stima è approssimativa, tale complemento può essere introdotto da preposizioni come su, circa, o da locuzioni prepositive quali intorno a, all’incirca ecc.
Il complemento di stima può essere espresso in vari modi; per esempio da avverbi di quantità o locuzioni avverbiali (poco, molto, tanto, di più, di meno ecc.), ma anche da espressioni popolari quali un fico secco, un tubo, un centesimo, una lira, un soldo bucato, un sacco, una fortuna, niente di che, niente di niente ecc.
Nota – Il complemento di stima non deve essere confuso con il complemento di prezzo che indica il prezzo o il costo di una cosa o di un animale oppure il prezzo al quale sono stati venduti o acquistati.

Il Bal au moulin de la Galette è un dipinto del pittore francese Pierre-Auguste Renoir; è stato stimato circa 127 milioni di euro.
Complemento di stima – Frasi di esempio
Di seguito alcune frasi di esempio.
- La cultura vale moltissimo, eppure in questa azienda è valutata un fico secco.
- Il dipinto “La Gioconda” di Leonardo da Vinci ha un valore inestimabile.
- I danni allo stabile sono valutati in circa 40.000 euro.
- Quella scultura vale poco.
- Non ho alcuna stima per Mario.
- L’abitazione di Lucia è stata stimata intorno a 150.000 euro.
- Mi piace Virginia, la stimo un sacco!
- Quel vaso cinese vale una fortuna!
- La sua collezione di francobolli non vale una cicca.
- Diciamocelo, il parere di Luisa vale niente di niente.
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