Il complemento di privazione è un complemento indiretto con il quale viene indicato un elemento (che può essere astratto oppure concreto) del quale una persona, un animale o una cosa sono privi o di cui hanno scarsa disponibilità.
Tale complemento è introdotto dalla preposizione di e dalla preposizione impropria senza; può essere retto da aggettivi, nomi, verbi o espressioni che indicano privazione o scarsità (per esempio: scarseggiare, difettare, mancare, avere carenza, privo, carente, bisognoso, mancante, insufficiente, scarso, carenza, mancanza, insufficienza, difetto ecc.); è opposto al complemento di abbondanza.
Il complemento di privazione può anche essere costituito dal pronome atono ne; in questo caso non è introdotto da proposizioni (per esempio: “Ci farebbero comodo dei soldi, visto che ne siamo privi”).
Il complemento di privazione risponde alle domande: “povero di cosa?”, “scarso di cosa”; “con mancanza di cosa?”, “con mancanza di cosa di cosa?”.
Complemento di privazione – Frasi di esempio
Di seguito alcune frasi di esempio:
- Maria è una ragazza che manca di talento.
- È uno studente privo di voglia.
- C’è scarsità di entusiasmo riguardo a quello spettacolo.
- Devo chiudere per mancanza di fondi.
- La mia auto è senza benzina.
- Da tre mesi l’azienda ha scarsità di denaro.
- Detesto la sua povertà di idee.
- Quell’uomo ha bisogno di cure.
- Attilio è bello, ma è carente di personalità.
- Il tuo è un ragionamento mancante di razionalità.
- La classe politica attuale difetta di cultura.

Giulia è una dirigente severa e priva di empatia.
Nella frase seguente un esempio in cui si riportano sia il complemento di privazione che quello di abbondanza:
Mario è senza soldi, ma ha abbondanza di idee.
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