Il complemento di causa è un complemento indiretto che illustra la causa dell’azione o della situazione espressa dal verbo. Il complemento di causa può essere introdotto:
- dalle preposizioni di, da, per, con (sia nella forma semplice che in quella articolata)
- da locuzioni quali: a causa di, a motivo di, per via di, per colpa di, per merito di
Tale complemento può dipendere da verbi, sostantivi o da aggettivi e talvolta può essere espresso anche dalla particella pronominale ne. Esso risponde alle seguenti domande:
- a causa di chi?
- a causa di cosa?
- perché?
- per quale motivo?
Nota – Il complemento di causa non deve essere confuso con il complemento di causa efficiente; quest’ultimo, in una frase di forma passiva, indica la cosa o il fatto che causa l’azione subita dal soggetto (per esempio: “la direzione della partita sarà decisa dalla sorte”). Non deve altresì essere confuso con il complemento di specificazione; nella frase tremo di terrore, “di terrore” è complemento di causa, nella frase “ho avuto una reazione di terrore”, “di terrore” è complemento di specificazione.
Complemento di causa – Frasi di esempio
Di seguito alcune frasi di esempio.
- Non ci si vede dalla nebbia.
- Il concerto è stato rimandato a causa del maltempo.
- Sto tremando di paura.
- La bambina urlava dal dolore.
- Sono costretto a rimanere a casa per via del raffreddore.
- Maria è felicissima per la vittoria della sua squadra.
- Con tutto quello che ci rimane da fare, non termineremo mai in tempo.
- La strada che porta al Passo Pordoi è stata chiusa a causa di una valanga.
- Abbiamo perso la partita per colpa dell’arbitro.
- Abbiamo vinto per merito tuo.
- A quella notizia tutti i presenti si commossero profondamente.
- Ne abbiamo riso.

Maria tremava di freddo (in questo caso si specifica la causa per la quale Maria trema)
La proposizione causale
Quando il complemento di causa è costituito da un’intera proposizione si parla di proposizione causale (anche subordinata causale); essa specifica la causa per la quale si compie l’azione oppure si verifica la situazione espressa nella frase reggente. Molto spesso, tale subordinata è introdotta dalla congiunzione causale perché. Di seguito un esempio che può far comprendere quanto esposto: Maria si affrettava perché era in grande ritardo. In questo caso, perché era in grande ritardo è la subordinata causale che risponde alla domanda “per quale motivo?”. In analisi logica, tale periodo corrisponde alla proposizione “Maria si affrettava per il grande ritardo” dove “per il grande ritardo” è il complemento di causa.
La proposizione causale può essere esplicita oppure implicita. La forma esplicita è introdotta da congiunzioni causali quali giacché, perché, poiché, siccome oppure da locuzioni quali dato che, visto che, dal momento che; il verbo è all’indicativo oppure al condizionale; talvolta il verbo è al congiuntivo (qualora la causa sia una supposizione). Alcuni esempi:
- Chiedo informazioni a Mario visto che è ferrato in materia.
- Poiché mi ispiri tenerezza farò quel che mi chiedi.
- Era infuriato perché avevo rotto il suo computer.
La forma implicita, invece, viene costruito con il verbo al gerundio, al participio passato oppure con l’infinito preceduto dalle preposizioni di, a, per; alcuni esempi:
- Essendo a conoscenza delle sue enormi disponibilità gli chiesi un prestito.
- Mario, allibito dall’atteggiamento di Maria, ha deciso di andarsene.
- Ho dovuto prendere un taxi per aver perso l’ultima corsa del treno.
Manuale di cultura generale – Lingua italiana – Complemento di causa