Il romanticismo è l’atteggiamento o l’orientamento intellettuale che ha caratterizzato molte opere di letteratura, pittura, musica, architettura, critica e storiografia nella civiltà occidentale per un periodo compreso tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo.
Romanticismo – Temi e significato del termine
Il romanticismo nasce come reazione al razionalismo illuminista. Le origini vanno ricercate nella filosofia di Herder (per la concezione della storia come infinito progresso e l’esaltazione della poesia popolare e primitiva) e nel movimento dello Sturm und Drang per la contrapposizione tra fede e ragione, per la concezione dell’arte come libertà creatrice.
Il romanticismo può essere visto come un rifiuto dei precetti di ordine, calma, armonia, equilibrio, idealizzazione e razionalità che caratterizzavano il classicismo in generale e il neoclassicismo del tardo XVIII secolo in particolare. Fu anche, in una certa misura, una reazione contro l’illuminismo e contro il razionalismo settecentesco e il materialismo fisico in generale. Il romanticismo enfatizzava l’individuale, il soggettivo, l’irrazionale, l’immaginativo, il personale, lo spontaneo, l’emotivo, il visionario e il trascendentale.
Il termine “romanticismo” deriva dall’inglese romantic (da romance, “romanzesco”, nel senso di “non reale”), impiegato nella metà del XVII secolo per indicare generi letterari, come i romanzi cavallereschi, che rappresentavano vicende fantastiche all’interno di un’ambientazione storica più o meno accurata.
I principi del movimento sono il tema della natura, la rivalutazione delle epoche passate e dei loro valori con un’attenzione particolare alla storia, la rivalutazione dell’arte e della religione, del sentimentalismo, dell’individuo (soggettività) in perenne aspirazione e anelito verso l’infinito che non potrà mai raggiungere, una visione tragica della vita.
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Romanticismo – Letteratura – In Italia
Gli elementi essenziali del movimento romantico sono l’individualismo libertario, l’esaltazione del sentimento e della spiritualità dell’individuo in luogo della razionalità, la riscoperta della storia nazionale, in cui ritrovare i valori autentici del singolo popolo, l’importanza della natura come nucleo di ogni energia vitale, la potenza dell’irrazionale. In quest’ottica, l’arte dev’essere espressione istintiva delle passioni individuali e insieme dell’identità di un popolo.
Il romanticismo italiano, in particolare, sviluppa un nuovo modello culturale all’insegna del recupero, piuttosto che del rifiuto, dei principi cardine dell’illuminismo. In Italia, infatti, la nuova cultura ha l’esigenza di formare una comune coscienza nazionale per costruire le basi per la liberazione dalla dominazione straniera e il raggiungimento dell’Unità. Per questo i romantici italiani non operano una vera e propria rottura con il razionalismo illuminista e rifiutano gli estremismi del romanticismo nordico nell’ambito dell’irrazionale e del misterioso, così come l’idea dell’autonomia della creazione artistica, che deve invece essere asservita a scopi sociali e politico-civili. Questa ricerca si sviluppa soprattutto nel dibattito sulle riviste, in particolare Il Conciliatore e la Biblioteca italiana, sulla quale viene pubblicato il testo considerato manifesto del romanticismo italiano, la Lettera semiseria di Giovanni Grisostomo al suo figliuolo, di Giovanni Berchet. La realizzazione più compiuta dell’ideale di letteratura nazionale e popolare del romanticismo italiano è l’opera di Alessandro Manzoni.
Romanticismo – Letteratura – In Francia
In Francia, l’elaborazione teorica del romanticismo si deve soprattutto a Madame De Staël, baronessa parigina protagonista di numerosi salotti e cenacoli letterari. Secondo l’estetica romantica, non può esistere un ideale di bellezza universale sulla base del quale dettare regole immutabili per la creazione di opere d’arte: queste ultime devono contenere sempre una certa dose di soggettività e l’idea del bello è legata a un insieme incalcolabile di variabili individuali, sociali, storiche, geografiche.
Da questa convinzione deriva un altro dei caratteri principali del romanticismo: un rinnovato interesse per la storia locale delle singole nazioni e per il folclore, in cui ricercare l’identità dei popoli, ognuno con la sua specificità. Lo scrittore moderno deve guardare non solo dentro sé stesso per sprigionare le proprie passioni individuali, ma anche al di fuori di sé, per conoscere tutte le possibili forme di arte attraverso lo studio delle letterature straniere, senza limitarsi ai classici.

François-René de Chateaubriand
Un autore di passaggio fra illuminismo e romanticismo è François-René de Chateaubriand, diviso fra il conservatorismo politico, religioso e culturale, e lo sperimentalismo: al sostegno alla rivoluzione segue quello alla monarchia, al servizio presso Napoleone segue il ripudio di quest’ultimo, così come nella sua produzione letteraria si alternano opere tradizionali e opere anticipatrici dei temi romantici, in particolare l’incanto della natura, il fascino per l’esotico, la malinconia e la grandezza delle passioni dell’eroe. Inizia a farsi strada la spinta libertaria che sarà caratteristica dell’eroe romantico e che porterà molti scrittori a schierarsi sul fronte politico liberale e progressista.
I temi romantici si adattano particolarmente bene all’espressione poetica, infatti nell’Ottocento si assiste a una rinascita della poesia lirica dopo il declino totale del secolo precedente: la lirica è la forma più consona all’espressione della soggettività e per i romantici rappresenta uno strumento di confessione sentimentale oppure riflessione filosofica, in genere tendente al pessimismo (Alfred De Musset, Alphonse de Lamartine con le sue Meditazioni poetiche).

Come tutta la sua famiglia, Alphonse de Lamartine fu tenace oppositore di Napoleone
Molti poeti romantici fanno parte del cenacolo culturale capeggiato da Victor Hugo, autore estremamente prolifico e rappresentativo del romanticismo sia nella poesia sia nella narrativa.
Altri personaggi ricevettero e trasmisero influssi romantici, per esempio George Sand (romanzi sentimentali) o il romanzo sociale precedente alla narrativa realista come Il Rosso e il Nero di Stendhal.
Romanticismo – Letteratura – In Germania
In Germania il romanticismo ha un carattere fortemente nazionale, perché si collega a una generale esigenza di rinnovamento etico, culturale e sociale che punta al recupero dell’identità popolare, considerata portatrice dell’autentico spirito nazionale, attraverso la valorizzazione della storia e dei costumi locali. L’attrazione per lo spirito popolare è legata anche alla volontà di ricostruire il legame dell’uomo con la natura e con la spontaneità del sentimento, che si ritengono più vivi nel popolo.
L’equilibrio instaurato dal classicismo di Goethe e Schiller si incrina già alla fine del Settecento con le prime radici del romanticismo, rappresentate soprattutto dal poeta Friedrich Hölderlin. Sotto l’influenza del classicismo, questo autore sviluppa un forte interesse per la Grecia antica in cui tuttavia ammira, più che i modelli di equilibrio e rigore, quelli di realizzazione dell’armonia tra uomo e natura, a cui l’uomo romantico anela ormai invano (Iperione o l’eremita in Grecia). Ai poeti, secondo Hölderlin, spetta il compito di rinnovare il rapporto tra il divino e l’umano, troncato dall’allontanamento dalla natura.
In Germania la prima scuola romantica nasce a Jena intorno ai fratelli filosofi e critici August e Friedrich Schlegel, a Novalis e al filosofo Schelling, per i quali la caratteristica principale dello spirito romantico è la Sehnsucht, l’aspirazione all’infinito, ad andare oltre la realtà tangibile, a intuire il divino nell’umano. Alla base di questa aspirazione è la filosofia dell’idealismo, a partire dalla quale i romantici di Jena elaborano una concezione dell’arte come strumento dell’assoluto, in quanto mezzo finito di rappresentazione dell’infinito.
Classico esempio di tragica vita romantica (in preda a un forte squilibrio psichico si suicidò poco più che trentenne dopo aver ucciso, con il consenso di lei, la sua amica Henriette, malata di tumore) fu quella di Heinrich von Kleist (La marchesa d’O…) a cui è intitolato il prestigioso premio Kleist per la letteratura tedesca.
Novalis, pseudonimo di Friedrich von Hardenberg, attribuisce alla poesia la capacità di realizzare l’unione fra spirito e natura, creando mondi in cui i due poli coincidono nell’intuizione poetica. Obiettivo dell’uomo è perciò raggiungere questa intuizione, e Novalis rappresenta il percorso di ricerca nel romanzo di formazione Heinrich von Ofterdingen, il cui protagonista compie un viaggio conoscitivo sospeso fra sogno e realtà e intriso di simboli, primo fra tutti il “fiore azzurro”, che rappresenta la poesia. L’anelito romantico all’infinito è espresso invece nella produzione poetica di Novalis, in particolare negli Inni alla notte, in cui la notte rappresenta appunto l’eterno.
La seconda scuola romantica, invece, nata a Heidelberg intorno a Brentano e von Arnim e seguita dai fratelli Grimm, sviluppa l’interesse per le tradizioni popolari nazionali e per il simbolismo medievale, raccogliendo antichi canti e fiabe popolari tedeschi e approfondendo modalità di conoscenza della realtà diverse da quella scientifica.
Dall’influenza di entrambe le scuole deriva l’esperienza romantica di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, scrittore e musicista: nelle sue fiabe Hoffmann sviluppa soprattutto il tema del distacco tra l’uomo e la realtà esterna, uniti armonicamente in un passato mitico, mentre nei Racconti notturni e nel romanzo L’Elisir del diavolo questo distacco diventa un vero e proprio sdoppiamento che conduce l’uomo alla follia. L’originalità di Hoffman risiede nel suo sapiente uso dell’ironia e nell’interesse per i fenomeni onirici, occultistici e ipnotici, di gran moda nell’Europa di questo periodo e fonte delle prime sperimentazioni di letteratura fantastica, di cui questo autore è precursore. Hoffman però è precursore anche del romanzo moderno, con l’opera fortemente sperimentale Opinioni del gatto Murr, unitavi la biografia frammentaria del maestro di cappella Johannes Kreisler (1822, nota anche semplicemente come Il gatto Murr), che stravolge il modello del romanzo di formazione, facendo raccontare al gatto le proprie esperienze, alle quali si mescolano come per caso quelle del suo padrone, artista in contrasto con la società.
Romanticismo – Letteratura – In Inghilterra
Il romanticismo inglese è senza dubbio quello che ha espresso il maggior numero di grandi autori, senza le contaminazioni con movimenti culturali precedenti o successivi. Per questo motivo si consulti l’articolo Romanticismo inglese.
Manuale di cultura generale – Letteratura italiana – Il romanticismo – L’Ottocento italiano – L’Ottocento francese – L’Ottocento tedesco