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Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini è uno dei più originali e controversi intellettuali della metà del Novecento impegnati nel dibattito sociale e politico e, partendo dal neorealismo, approda a sperimentazioni radicali.

Pasolini nasce a Bologna nel 1922 e dopo la laurea indirizza i propri interessi verso i dialetti e la letteratura dialettale, tanto da esordire con una raccolta di poesie in dialetto friulano, idioma materno. L’esperienza in diverse riviste sempre più legate al regime fascista fa maturare l’atteggiamento antifascista di Pasolini e l’apertura alla cultura europea per sfuggire al provincialismo italiano.

Dopo essersi salvato da una deportazione, lo scrittore trascorre il periodo della guerra dedicandosi agli studi e alla poesia. Nel dopoguerra Pasolini si iscrive al Partito comunista e inizia a studiare Marx e Gramsci e contemporaneamente a insegnare, ma viene espulso dal partito e dalla scuola perché accusato e condannato per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minorenni, una delle numerose vicende legate alla sua travagliata omosessualità.

pier paolo pasolini

Murale a Scampia (Napoli) raffigurante Pier Paolo Pasolini

Per lasciarsi alle spalle lo scandalo, Pasolini si trasferisce a Roma, dove conosce l’ambiente delle borgate e si interessa alla gioventù emarginata che le abita, che pone al centro del romanzo Ragazzi di vita, di tendenze populiste e marxiste, in cui accanto alla rappresentazione di tipo neorealista emerge un certo moralismo cattolico e una mitizzazione dell’impulso vitale spontaneo, anche se violento, che caratterizza il popolo e che si sarebbe perso nelle classi superiori. Questo atteggiamento rientra nella tendenza di Pasolini, spesso contraddittoria, a rimpiangere la genuinità dell’Italia povera e contadina. Il successivo romanzo Una vita violenta torna nelle borgate eliminando ogni dimensione mitizzante di fronte alla cruda realtà, descrivendo la storia di un ragazzo e degli effetti inesorabili dell’ambiente su di lui, necessariamente violento e incapace di sviluppare una coscienza sociale o politica. Nonostante le numerose critiche da più parti per le tinte forti e a tratti scabrose di questi romanzi, essi ottengono un grandissimo successo sia tra il pubblico più ampio sia tra gli intellettuali.

Negli stessi anni Pasolini avvia la propria carriera come regista e sceneggiatore, che lo porta a collaborare anche con Fellini. Il cinema diventa progressivamente l’occupazione principale di Pasolini, ostacolata e minacciata da cattolici e neofascisti.

Gli anni Settanta vedono l’intellettuale bolognese impegnato, oltre che nel cinema, in un’ampia produzione saggistica e giornalistica, con la quale interviene provocatoriamente sulle principali questioni politiche e culturali, in particolare gli effetti del consumismo di massa e dei mass media.

Pasolini è ormai attivo in tutti i campi artistici e culturali, dalla letteratura al cinema passando per il teatro e la musica, quando nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975 viene brutalmente ucciso sul litorale laziale presso Ostia, delitto su cui non si arriverà mai a fare completa luce.

Pasolini – Biografia e opere

1922 – Nasce a Bologna

1927 – Viene iscritto alle scuole elementari a Conegliano

1932-1935 – Vive a Cremona

1936 – Frequenta il ginnasio a Reggio Emilia

1937 – Inizia a frequentare il liceo Galvani di Bologna

1939 – Si iscrive alla facoltà di Lettere dell’università di Bologna

1943 – Riceve la chiamata alle armi, il suo reparto è fatto prigioniero dai tedeschi, ma lui riesce a fuggire

1945 – Si laurea con una tesi su Giovanni Pascoli

1945-1947 – Aderisce ai movimenti autonomistici friulani

1948 – Si iscrive al PCI (Partito Comunista Italiano)

1949 – È denunciato per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico; sarà poi assolto, ma lo scandalo gli costa l’espulsione dal PCI.

1951 – Trova lavoro presso una scuola media di Ciampino

1955 – Ragazzi di vita

1955-1959 – Dirige, con altri, la rivista bolognese Officina

1959 – Una vita violenta

1960 – Donne di Roma

1961 – Fa un viaggio in India con Moravia e Morante

1962 – Conosce Ninetto Davoli al quale sarà legato per tutta la vita

1962 – L’odore dell’India

1962 – Il sogno di una cosa

1965 – Alì dagli occhi azzurri

1966 – Compie un viaggio negli USA

1968 – Teorema

1973 – Inizia a collaborare con il Corriere della Sera

1975 – La Divina Mimesis (opera incompiuta)

1975 – Muore a Roma (idroscalo di Ostia).

Frasi celebri di Pier Paolo Pasolini

In una società dove tutto è proibito, si può fare tutto: in una società dove è permesso qualcosa si può fare solo quel qualcosa.

Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.

Un atleta ha un solo modo per realizzare pienamente la propria libertà: lottare liberamente per vincere.

Il calcio «è» un linguaggio con i suoi poeti e prosatori,

Il gioco del football è un «sistema di segni»; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale.

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.

Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.

Il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto.

L’altro è sempre infinitamente meno importante dell’io ma sono gli altri che fanno la storia.

La volgarità è il momento di pieno rigoglio del conformismo.

 

Indice materie – Letteratura italiana – Precedente: Italo Calvino – Pier Paolo Pasolini

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