Niccolò Machiavelli, nato a Firenze, trascorre gran parte della sua vita nell’attività politica al servizio della Repubblica fiorentina. Gli incarichi diplomatici e le ostilità con i Medici restauratori della signoria permettono allo scrittore di fare esperienza di tutte le luci e le ombre della politica italiana e dei suoi rappresentanti, che confluiscono nella riflessione della sua opera più nota, il trattato Il Principe. In esso Machiavelli esprime una teoria politica non più ideale, come da tradizione, ma razionale e pragmatica, finalizzata a procurare l’utilità dello Stato e non a rispettare astratte norme morali (il fine giustifica i mezzi, frase che esprime l’atteggiamento pratico caratteristico del machiavellismo e del gesuitismo, sebbene né il Machiavelli né alcuno scrittore gesuita l’abbiano formulata in questa forma).
Alla base delle riflessioni politiche è la concezione umanistico-rinascimentale della centralità dell’uomo nella costruzione del suo destino, anche se in Machiavelli è costante la visione pessimistica del comportamento umano. Accentuatasi negli anni dell’inattività politica, trova la massima espressione nella commedia della Mandragola, ancora una volta incentrata sull’incapacità degli uomini di staccarsi dall’interesse personale (il tema è la conquista della donna con l’inganno); unico spiraglio di luce, dopo essere stata vittima di tante meschinità, Lucrezia, la protagonista, riesce a diventare padrona della propria vita.

Machiavelli fu secondo cancelliere della Repubblica Fiorentina
Niccolò Machiavelli – Biografia e opere
- 1469 – Nasce a Firenze
- 1497-1527 – Epistolario
- 1498 – Diventa Segretario della seconda cancelleria della Repubblica di Firenze
- 1501 – Sposa Marietta Corsini da cui avrà sette figli
- 1513 – Il Principe
- 1513-1519 – Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
- 1517 – L’asino
- 1518 – Mandragola (commedia teatrale)
- 1518-1527 – Belfagor arcidiavolo
- 1519-1520 – Dell’arte della guerra
- 1520 – La vita di Castruccio Castracani da Lucca
- 1520-1525 – Istorie fiorentine
- 1527 – Muore a Firenze
Frasi celebri di Niccolò Machiavelli
Quello che giova al nemico nuoce a te, e quel che giova a te nuoce al nemico.
Può la disciplina nella guerra più che il furore.
Muta partito, quando ti accorgi che il nemico l’abbia previsto.
La natura genera pochi uomini gagliardi; la industria e l’esercizio ne fa assai.
Sapere nella guerra conoscere l’occasione e pigliarla, giova più che niuna altra cosa.
Sono tanto semplici gli uomini, e tanto ubbidiscono alle necessità presenti, che colui che inganna, troverà sempre chi si lascerà ingannare.
Ognun vede quel che tu pari. Pochi sentono quel che tu sei.
Gli uomini offendono o per paura, o per odio.
Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
Il disarmato ricco è premio del soldato povero.
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