Il neoclassicismo nacque poco dopo la metà del XVIII sec come reazione al tardo barocco e al rococò; si ispirava all’arte antica, soprattutto greco-romana. Infatti, la sua teorizzazione è attribuita all’archeologo e storico dell’arte Johann Joachim Winckelmann e al pittore e storico dell’arte Anton Raphael Mengs e fu rafforzata dalle scoperte delle antiche città di Ercolano e Pompei.
Vincenzo Monti è ritenuto l’esponente per eccellenza del neoclassicismo italiano, anche se la sua produzione letteraria fu varia e diversificata, arrivando a tratti di sensibilità romantica. Monti è soprattutto ricordato per la celeberrima traduzione dell’Iliade.
L’ultimo grande protagonista della cultura illuminista lombarda, importante esponente del neoclassicismo, è Giuseppe Parini, che unisce il neoclassicismo stilistico (chiarezza e rigore formale) alla ricerca razionale in direzione di una letteratura impegnata. L’opera di Parini, infatti, pur essendo aliena da ogni spirito rivoluzionario, vuole avere finalità educative per la società, proporre un nuovo modello sociale contro le disuguaglianze e intervenire concretamente nei problemi dell’attualità. L’ironia è lo strumento che l’autore utilizza per scuotere le coscienze dei nobili e sollecitarli a fare onore al proprio rango, imparando l’importanza del lavoro e del rispetto per gli altri ceti sociali. L’opera più emblematica di questa strategia è il poemetto Il giorno, che descrive con sottile e tagliente ironia la giornata di un ozioso “giovin signore”.

Statua di Giuseppe Parini; Palazzo Brera, Milano
Il neoclassicismo si sviluppa compiutamente alla fine del Settecento, e rappresenta in Italia la mediazione culturale tra le novità dell’illuminismo e la tradizione classica: in un’ottica razionale, la classicità viene recuperata solo in quanto esempio di ordine e armonia, di stile elegante, ma semplice al tempo stesso, utilizzato per esprimere grandi passioni attraverso una forma composta e razionale. Le passioni devono essere soprattutto quelle civili: la classicità viene considerata come testimonianza eroica di vita civile. Il neoclassicismo convive con un fenomeno apparentemente opposto, il preromanticismo, che rivendica il ruolo dell’arte come libera espressione del sentimento e sviluppa un nuovo interesse per i temi spirituali, macabri e gotici. Al gusto preromantico, però, non sono estranee le passioni civili, come dimostra la sintesi di classicità e romanticismo che sarà espressa dall’opera di Ugo Foscolo. Prima ancora, è Vittorio Alfieri a rappresentare l’ultimo grande autore italiano del Settecento, con la sua ricerca letteraria che coniuga un classicismo morale alle passioni e allo stile preromantici.
Neoclassicismo in Europa
Nella letteratura inglese i maggiori autori del periodo neoclassico sono Daniel Defoe, Jonathan Swift, Alexander Pope.
In Francia, il neoclassicismo è rappresentato dal teatro di Jean Racine.
In Germania, il neoclassicismo è ben presente nelle opere di Hölderlin.
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