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Luigi Pirandello

Luigi Pirandello è uno dei protagonisti della rivoluzione della prosa novecentesca. Nasce ad Agrigento nel 1867 e dopo gli iniziali studi di legge si dedica completamente alla letteratura, grazie al sostegno economico della famiglia.

L’autore siciliano sperimenta diversi generi, dal romanzo alla novella, passando anche per la poesia e inserendosi inizialmente nel solco del verismo. Le difficoltà economiche impongono a Pirandello la necessità di insegnare e di collaborare con giornali e riviste, sede in cui pubblica il romanzo Il fu Mattia Pascal, ottenendo un notevole successo. Si tratta di uno dei primi romanzi specificamente novecenteschi, che sgretolano l’impianto del romanzo naturalista ottocentesco. La dissoluzione delle certezze sull’uomo e sul mondo determina l’impossibilità di rappresentare la realtà in maniera oggettiva, e da questo derivano i temi e le tecniche narrative più originali di Pirandello: il contrasto tra realtà e apparenza, la relatività delle azioni e dei sentimenti e quindi la loro incomunicabilità, la molteplicità della personalità umana sono temi di riflessione che non possono essere sviluppati in un romanzo dalla struttura tradizionale e lineare. Il fu Mattia Pascal, infatti, è caratterizzato da un protagonista dall’identità labile, che scompare e ricompare con caratteri diversi dopo essere stato creduto morto ed essersi ricostruito una nuova vita, per poi fingere il suicidio e fuggire anche dal nuovo sé stesso. La vicenda intricata si sviluppa con una successione di fatti inattesi e governati dal caso, in cui i precisi riferimenti cronologici si confondono e si perde il confine tra ciò che è reale è ciò che è inventato o immaginato. In questo romanzo inizia a esprimersi la poetica pirandelliana, illustrata successivamente dall’autore in alcuni saggi, tra cui il fondamentale L’umorismo, che spiega come il riso, nelle sue opere, sia funzionale a suscitare il “sentimento del contrario”, cioè la riflessione seria sugli aspetti dolorosi del contrasto tra essenza e apparenza che determina in prima battuta il divertimento.

Luigi Pirandello

Statua bronzea di Luigi Pirandello (Agrigento,)

Negli anni della guerra, Pirandello scrive i suoi primi importanti testi teatrali, tutti basati su situazioni limite, per rappresentare l’assurdo dell’esistenza e le contraddizioni degli uomini. Le opere più significative in questo senso sono Così è (se vi pare) e Il gioco delle parti. Immediatamente successivo alla guerra è invece il dramma che procura a Pirandello la fama mondiale, Sei personaggi in cerca d’autore. Esso rappresenta la più grande novità del teatro pirandelliano, con la rottura del realismo scenico e il teatro nel teatro (metateatro): realtà e finzione si mescolano, dissolvendo le convenzioni teatrali, nel momento in cui i personaggi si muovono tra il pubblico e si qualificano esplicitamente come attori di un dramma mai portato a termine dal suo autore.

Al culmine della popolarità, Pirandello torna a dedicarsi alla narrativa con il romanzo-saggio Uno, nessuno, centomila, che esprime la teoria dell’autore sul rapporto tra individuo e collettività, segnato dalle convenzioni e dalla necessità di darsi una forma e un ruolo definiti per essere riconosciuti pubblicamente. Questa forma statica, però, non può rappresentare la dinamicità dell’essere e diventa quindi finzione convenzionale.

Intanto, l’autore siciliano si iscrive al Partito nazionale fascista, suscitando scandalo, e ritorna alla produzione teatrale con rappresentazioni in tutto il mondo. L’atteggiamento indipendente e il rifiuto di rappresentare l’intellettuale di partito da parte di Pirandello allentano successivamente i suoi rapporti con il fascismo, fino all’esplicita contestazione delle sue opere da parte del regime nel 1934, quando l’autore riceve il Premio Nobel per la letteratura, due anni prima della morte.

Luigi Pirandello – Biografia e opere

  • 1867 – Nasce a Girgenti (in seguito denominata Agrigento)
  • 1886 – Inizia i suoi studi universitari in filologia a Palermo che proseguiranno prima a Roma prima e poi a Bonn, in Germania.
  • 1890 – Conosce la giovane Jenny Schulz-Lander, con cui intreccerà una relazione amorosa
  • 1891 – Consegue la laurea
  • 1892 – Si trasferisce a Roma
  • 1894 – A Girgenti, sposa Maria Antonietta Portulano che gli darà 3 figli
  • 1897 – Ottiene la cattedra di stilistica all’Istituto superiore di magistero femminile, che terrà fino al 1922
  • 1901 – L’esclusa
  • 1902 – Il turno
  • 1904 – Il fu Mattia Pascal
  • 1911 – Suo marito
  • 1913 – I vecchi e i giovani
  • 1916 – Si gira
  • 1917 – Così è (se vi pare)
  • 1919 – Sua moglie viene ricoverata in un ospedale psichiatrico a causa di seri disturbi mentali
  • 1922 – Novelle per un anno
  • 1924 – Chiede l’iscrizione al Partito Nazionale Fascista
  • 1925 – Fonda la Compagnia del Teatro d’Arte di Roma
  • 1926 – Uno, nessuno e centomila
  • 1934 – Riceve il premio Nobel per la letteratura
  • 1936 – Muore a Roma

Frasi celebri di Luigi Pirandello

Notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri.

Nulla è più complicato della sincerità.

Sapete che cosa significa amare l’umanità? Significa soltanto questo: essere contenti di noi stessi. Quando uno è contento di sé stesso, ama l’umanità.

Se si guarda negli occhi un animale tutti i sistemi filosofici crollano.

Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti.

Non c’è più pazzo al mondo di chi crede d’aver ragione!

In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell’aver pochi bisogni.

È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere ogni tanto, galantuomini sempre.

La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola.

Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla.

 

Indice materie – Letteratura italiana – Luigi Pirandello

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