Il Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) è una raccolta poetica di Francesco Petrarca. Può considerarsi l’opera di tutta una vita, poiché Petrarca continuò a lavorarvi per circa 40 anni, aggiungendo, perfezionando, scegliendo e ordinando il materiale. L’elemento che rende unitaria la raccolta è un amore (per Laura) scarsamente ricambiato, visto dal poeta quasi sempre nella luce del ricordo. A un livello più profondo, il Canzoniere esprime un’inquietudine esistenziale, nella quale confluiscono gli affanni amorosi e quelli di natura religiosa o morale.
Il Canzoniere si divide in due sezioni, una “in vita” e una “in morte” di Laura, e rappresenta complessivamente la testimonianza introspettiva di un’esperienza amorosa, tormentata dalla continua ricerca di una mediazione tra amor sacro e amor profano, mai raggiunta. Laura è da intendersi come figura ideale, non identificabile con una donna reale, simbolo dell’idea di amore e del percorso spirituale di Petrarca.
Nel Canzoniere si devono ricordare le canzoni Italia mia, Spirto gentil (il concetto di patria si identifica con la bellezza della terra natale, sognata finalmente libera e in pace) e Chiare, fresche et dolci acque; tra i sonetti da ricordare Solo et pensoso i più deserti campi, nel quale la solitudine è descritta come la situazione più congeniale al tormento amoroso del poeta.
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