L’austriaco Robert Musil frequenta prima l’accademia militare, poi, dopo aver studiato ingegneria a Brno, si trasferisce all’università di Berlino dove si laurea in filosofia, ma il successo del romanzo I turbamenti del giovane Törless lo convince a dedicarsi alla letteratura.
Musil può essere considerato il principale esponente del romanzo sperimentale; infatti con l’incompiuto e monumentale romanzo L’uomo senza qualità disgrega le strutture di questo genere, per rispecchiare la disgregazione non solo della realtà storica, ma anche dell’Io, disperso, incapace di costruire una visione organica di sé e del mondo. Per questo l’opera è romanzo solo in parte, priva di un vero e proprio intreccio e affollata com’è di digressioni e riflessioni filosofiche e sociologiche di stampo saggistico, che puntano a una soluzione mai raggiunta e, forse, irraggiungibile.
Il romanzo è considerato uno dei capolavori della letteratura europea di questo secolo. Il protagonista dell’opera è un uomo vittima delle proprie prerogative: dotato di innumerevoli qualità, nessuna delle quali risulta prevalere sulle altre, è incapace di indirizzarle a uno scopo. Specchio della crisi della società viennese e dei valori del mondo occidentale, l’opera, che utilizza numerosi modi narrativi (descrittivo, lettere, dialogo, monologo interiore) è stata paragonata a un labirinto con sottilissimi fili che legano i suoi simboli, ma sostanzialmente inafferrabile nel suo significato.
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