L’opera da tre soldi è un’opera teatrale del drammaturgo tedesco Bertolt Brecht, pubblicata e rappresentata per la prima volta a Berlino nel 1928. Tra le opere più note e rappresentate di questo autore, si ispira a Beggar’s Opera, una ballad opera dell’autore inglese John Gay del Settecento. In Italia la prima rappresentazione avviene nel 1956 con la regia del celebre Giorgio Strehler.
L’opera mescola momenti di prosa e momenti cantati (soprattutto di jazz) e vuole essere una critica anticapitalista e antiborghese. Brecht porta sulla scena gli strati più miserevoli della società londinese: delinquenti, mendicanti, prostitute, corrotti. Riprende poi lo stesso soggetto nel Romanzo da tre soldi del 1934. Andando controcorrente rispetto alla moda del tempo, Brecht in quest’opera (e non solo) spesso rompe l’illusione scenica facendo rivolgere i personaggi direttamente al pubblico e generando così un effetto di straniamento che interrompe l’eventuale immedesimazione.
Riassunto
Nella Londra di epoca vittoriana, un criminale di nome Macheath sposa Polly Peachum, figlia di un ricettatore. Il padre di lei non è d’accordo e tenta perciò di far arrestare il delinquente. Il capo della polizia, però, è Tiger Brown, un amico di vecchia data di Macheath, che tenta di ostacolare Peachum. Alla fine quest’ultimo riesce a far condannare Macheath all’impiccagione, grazie alla soffiata di una prostituta. Ma appena prima dell’esecuzione appare un messaggero a cavallo da parte della regina che concede la grazia il criminale e lo proclama baronetto: la parodia del lieto fine.

La prima rappresentazione dello spettacolo L’opera da tre soldi avviene al teatro Schiffbauerdamm, che poi sarebbe diventato il Berliner Ensemble diretto dallo stesso Brecht
Personaggi
Macheath, famoso criminale di Londra
Polly Peachum, amante e poi moglie di Macheath
Jonathan Peachum, padre di Polly, ricettatore e capo dei mendicanti di Londra
Tiger Brown, capo della polizia e amico di Macheath
Lucy Brown, figlia di Tiger
Jenny delle Spelonche, prostituta
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