Il tamburo di latta è il romanzo d’esordio dello scrittore tedesco premio Nobel Günter Grass, pubblicato nel 1959. L’opera avvia la Trilogia di Danzica, completata dai romanzi Gatto e topo e Anni di cani. Danzica è la città natale di Grass, che quindi è particolarmente colpito dalla sua perdita dell’indipendenza dopo l’invasione tedesca.
Riassunto
Oskar Matzerath è un uomo rinchiuso in un manicomio che rievoca la propria vita accompagnandosi con un tamburo di latta. Sua madre Agnes si innamora del cugino Jan Bronski, con cui ha una relazione non ufficiale, ma sposa Alfred Matzerath, padre ufficiale di Oskar, che però è convinto di essere figlio di Jan.
A tre anni Oskar cade in cantina da una botola dimenticata aperta e il suo sviluppo fisico si blocca: lui sostiene di averlo fatto volontariamente, per smettere di crescere e protestare così contro il mondo degli adulti e le sue ipocrisie. Ricevuto in dono un tamburino di latta, Oskar inizia a manifestare al mondo il proprio disappunto suonandolo e cantando a squarciagola. Per questo e per il suo problema fisico, riceve un’educazione in casa. Oskar cresce ribelle, sviluppa un senso di rivalsa del popolo, rifiuta istintivamente l’ideologia nazista, dissacra la religione cattolica e va in giro compiendo furti e portando caos dappertutto.
Un giorno, al mare, Agnes rimane sconvolta da una testa di cavallo usata come esca e smette di mangiare pesce, poi il marito insiste perché riprenda a mangiarlo e lei, che nel frattempo scopre disperata di essere di nuovo incinta, inizia a nutrirsi solo di pesce finendo per morire intossicata. Qualche mese dopo il tamburino di Oskar si rompe e lui si reca al negozio del giocattolaio ebreo per farlo riparare, ma trova il luogo distrutto dai nazisti e il giocattolaio morto suicida.

Danzica è la città simbolo dello scoppio della Seconda guerra mondiale, che Grass rievoca nel romanzo Il tamburo di latta attraverso gli occhi di un bambino e poi di un non-adulto
Jan Bronski, per aiutare Oskar, lo porta alla sede delle poste polacche dal collega Kobyella che può aggiustargli il tamburo, ma quel giorno inizia l’assedio nazista di Danzica e Jan viene catturato e fucilato.
Nel frattempo Alfred assume nel suo negozio Maria Truczinski, che diventa la prima esperienza amorosa di Oskar mentre è anche l’amante di Alfred, quindi quando rimane incinta e sposa quest’ultimo la paternità è dubbia. Oskar a questo punto parte per girare l’Europa con il circo del Maestro Bebra, un nano come lui che aveva conosciuto da piccolo, e inizia una relazione con la nana che viaggia con loro, Roswitha, ma quando lei muore per una granata lui torna a Danzica. Qui si mette a capo di una banda di teppisti che compie atti sacrileghi e antireligiosi.
Gli attacchi aerei su Danzica costringono la famiglia di Oskar a rifugiarsi in cantina, dove irrompono i soldati russi quando entrano in città: Alfred ha una spilla nazista e muore mitragliato. Al funerale, Kurt, il figlio presunto di Maria e Oskar, colpisce quest’ultimo in testa con una pietra e lui riprende a crescere, sostenendo però di aver deciso di farlo come aveva deciso di smettere.
Personaggi
Oskar Matzerath, giovane nano
Agnes, madre di Oskar
Jan Bronski, amante di Agnes e probabile padre di Oskar,
Alfred Matzerath, marito di Agnes e padre ufficiale di Oskar
Gretchen Scheffler, istitutrice di Oskar
Maestro Bebra, nano circense
Roswitha, nana circense
Sigismund Markus, giocattolaio ebreo
Herbert Truczinski, amico di Oskar
Kobyella, collega di Jan
Maria Truczinski, amante di Oskar e seconda moglie di Alfred
Kurt, figlio/fratellastro di Oskar
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