A certain colouring of imagination è la prefazione alla seconda edizione della raccolta poetica Lyrical Ballads scritta da uno dei due autori, William Wordsworth.
Questo testo viene considerato un manifesto del romanticismo inglese, infatti Wordsworth descrive la propria nuova concezione della poesia.
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Statua dedicata a William Wordsworth
Testo
Estratti dal lungo testo completo di A certain colouring of imagination (noto come Prefazione), che si può trovare a questo link.
The principal object, then, proposed in these Poems was to choose incidents and situations from common life, and to relate or describe them, throughout, as far as was possible in a selection of language really used by men, and, at the same time, to throw over them a certain colouring of imagination, whereby ordinary things should be presented to the mind in an unusual aspect; and, further, and above all, to make these incidents and situations interesting by tracing in them, truly though not ostentatiously, the primary laws of our nature: chiefly, as far as regards the manner in which we associate ideas in a state of excitement. Humble and rustic life was generally chosen, because, in that condition, the essential passions of the heart find a better soil in which they can attain their maturity, are less under restraint, and speak a plainer and more emphatic language; because in that condition of life our elementary feelings coexist in a state of greater simplicity, and, consequently, may be more accurately contemplated, and more forcibly communicated; because the manners of rural life germinate from those elementary feelings, and, from the necessary character of rural occupations, are more easily comprehended, and are more durable; and, lastly, because in that condition the passions of men are incorporated with the beautiful and permanent forms of nature. The language, too, of these men has been adopted (purified indeed from what appear to be its real defects, from all lasting and rational causes of dislike or disgust) because such men hourly communicate with the best objects from which the best part of language is originally derived; and because, from their rank in society and the sameness and narrow circle of their intercourse, being less under the influence of social vanity, they convey their feelings and notions in simple and unelaborated expressions. Accordingly, such a language, arising out of repeated experience and regular feelings, is a more permanent, and a far more philosophical language, than that which is frequently substituted for it by Poets, who think that they are conferring honour upon themselves and their art, in proportion as they separate themselves from the sympathies of men, and indulge in arbitrary and capricious habits of expression, in order to furnish food for fickle tastes, and fickle appetites, of their own creation.
[…]
Taking up the subject, then, upon general grounds, let me ask, what is meant by the word Poet? What is a Poet? to whom does he address himself? and what language is to be expected from him? — He is a man speaking to men: a man, it is true, endowed with more lively sensibility, more enthusiasm and tenderness, who has a greater knowledge of human nature, and a more comprehensive soul, than are supposed to be common among mankind; a man pleased with his own passions and volitions, and who rejoices more than other men in the spirit of life that is in him; delighting to contemplate similar volitions and passions as manifested in the goings-on of the Universe, and habitually impelled to create them where he does not find them.
[…]
I have said that poetry is the spontaneous overflow of powerful feelings: it takes its origin from emotion recollected in tranquillity: the emotion is contemplated till, by a species of reaction, the tranquillity gradually disappears, and an emotion, kindred to that which was before the subject of contemplation, is gradually produced, and does itself actually exist in the mind. In this mood successful composition generally begins, and in a mood similar to this it is carried on; but the emotion, of whatever kind, and in whatever degree, from various causes, is qualified by various pleasures, so that in describing any passions whatsoever, which are voluntarily described, the mind will, upon the whole, be in a state of enjoyment. If Nature be thus cautious to preserve in a state of enjoyment a being so employed, the Poet ought to profit by the lesson held forth to him, and ought especially to take care, that, whatever passions he communicates to his Reader, those passions, if his Reader’s mind be sound and vigorous, should always be accompanied with an overbalance of pleasure.
Traduzione
L’oggetto principale, poi, proposto in queste Poesie era di scegliere avvenimenti e situazioni della vita comune, e di raccontarli o descriverli, per quanto fosse possibile, scegliendo un linguaggio realmente usato dagli uomini, e, allo stesso tempo, gettare su di loro un certo colore di immaginazione, attraverso il quale cose comuni dovrebbero essere presentate alla mente in un aspetto inusuale; e, poi, soprattutto, rendere questi avvenimenti e situazioni interessanti individuando in loro, veramente ma non ostentatamente, le leggi primarie della nostra natura: principalmente, per quanto riguarda il modo in cui noi associamo le idee in uno stato di eccitazione. Generalmente è stata scelta la vita umile e rustica, perché, in quella condizione, le passioni essenziali del cuore trovano un terreno migliore in cui possono raggiungere la loro maturità, sono meno sotto controllo, e parlano un linguaggio più semplice e più empatico; perché in quella condizione di vita le nostre emozioni elementari coesistono in uno stato di maggiore semplicità, e, di conseguenza, possono essere contemplati più accuratamente, e comunicati più efficacemente; perché i comportamenti della vita rurale nascono da quei sentimenti elementari, e, dal carattere necessario delle occupazioni rurali, e più facilmente comprensibili, e sono più durevoli; e, infine, perché in quella condizione le passioni degli uomini sono incorporate con le belle e permanenti forme della natura. Anche il linguaggio di questi uomini è stato adottato (purificato certamente da ciò che sembrano essere i suoi veri difetti, da tutte le durevoli e razionali cause di antipatia e disgusto) perché tali uomini continuamente comunicano con i migliori oggetti da cui la migliore parte del linaguaccio è originalmente derivata; e perché, per il loro rango nella società e per l’identica stretta cerchia dei loro rapporti, essendo meno sotto l’influenza della vanità sociale, essi comunicano i loro sentimenti e nozioni con espressioni semplici e non elaborate. Di conseguenza, un tale linguaggio, derivante da esperienze ripetute e sentimenti regolari, è un linguaggio più permanente e molto più filosofico di quello che viene spesso sostituito a esso dai Poeti, che pensano di conferire onore a se stessi e alla loro arte, nella proporzione in cui si allontanano dalle simpatie degli uomini e si abbandonano ad abitudini di espressione arbitrarie e capricciose, al fine di fornire cibo per i gusti volubili e gli appetiti volubili della loro stessa creazione.
Riprendendo l’argomento, poi, in senso generale, fatemi chiedere, cosa si intende con la parola Poeta? Cos’è un Poeta? A chi si rivolge? E che linguaggio ci si aspetta da lui? – Egli è un uomo che parla agli uomini: un uomo, è vero, dotato di una più vivace sensibilità, più entusiasmo e tenerezza, che ha una maggiore conoscenza della natura umana, e un animo più comprensivo, di quanto si suppone sia comune nell’umanità; un uomo contento con le sue proprie passioni e volontà, e si rallegra più che gli altri uomini nello spirito della vita che è in lui; gioendo di contemplare simili volontà e passioni come si manifestano nelle vicende dell’Universo, e di solito spinto a crearle dove lui non le trova.
Ho detto che la poesia è il trabocco spontaneo di potenti sentimenti: ha origine dall’emozione raccolta in tranquillità: l’emozione è contemplata fino a che, per una specie di reazione, la tranquillità gradualmente scompare, e un’emozione, affine a quella che era prima soggetto della contemplazione, viene gradualmente prodotta, e realmente esiste essa stessa nella mente. In questo stato d’animo generalmente inizia una composizione di successo, e in uno stato d’animo simile a questo viene portata avanti, ma l’emozione, di qualsiasi tipo, e di qualsiasi grado, da varie cause, viene qualificata da vari piaceri, in modo che descrivendo qualsiasi passione di ogni tipo, volontariamente descritta, la mente, nel complesso, sarà in uno stato di godimento. Se la Natura è così cauta nel preservare in uno stato di godimento un essere così impiegato, il Poeta dovrebbe trarre profitto dalla lezione che gli è stata impartita, e dovrebbe specialmente fare attenzione che, qualunque passione comunichi al suo Lettore, quelle passioni, se la mente del suo lettore è sana e vigorosa, dovrebbe sempre essere accompagnata da uno eccesso di piacere.

Wordsworth viveva a Grasmere, in campagna e nella regione dei laghi, e riteneva che la condizione migliore per scrivere poesie fosse vivere in mezzo alla natura
Analisi (Analysis) e riassunto (Summary)
In questa prefazione Wordsworth spiega l’oggetto e lo stile della sua idea di poesia. Innanzitutto spiega che i temi devono riguardare la vita quotidiana, quella della gente comune, che tutti possono sperimentare; questi temi poi devono essere affrontati con un linguaggio semplice e accessibile a tutti.
Ciò che distingue il poeta dagli altri uomini è l’immaginazione, perciò Wordsworth si propone di rappresentare il quotidiano aggiungendovi “a certain colouring of imagination”, una sfumatura di colore in più, qualcosa di insolito, usando la fantasia. Per rendere le situazioni della vita comune più interessanti, bisogna farne emergere le leggi della natura che governano la vita dell’uomo.
La scelta di rappresentare situazioni ed esperienze di vita comune è dovuta al fatto che in esse i sentimenti e le emozioni si manifestano più liberamente, al di fuori delle convenzioni sociali. Wordsworth manifesta una particolare predilezione per la vita rurale e i relativi protagonisti, perché più vicini alla natura. Il loro linguaggio va ovviamente depurato degli errori e delle bassezze, ma è il più puro che si possa utilizzare.
Questo è il ruolo del poeta, che è un uomo con più sensibilità degli altri e conosce meglio degli altri la natura umana. Infine, Wordsworth descrive il momento e la situazione ideali per comporre poesie: non bisogna scrivere sull’onda dell’emozione ma successivamente, quando si è tranquilli, riportando alla memoria l’esperienza e le emozioni provate.