Rubén Darío è lo pseudonimo del poeta, giornalista e diplomatico nicaraguense Félix Rubén García Sarmiento, grande innovatore della poesia latino-americana di fine Ottocento.
Biografia e poesie
Rubén Darío nasce a Metapa, nel nord del Nicaragua, nel 1867, ma si trasferisce ben presto a León, più a ovest, perché i genitori si separano e lo affidano agli zii. Si dimostra subito un bambino precoce: già a tredici anni scrive articoli per i giornali della zona e insegna grammatica ai suoi coetanei, perciò lo Stato si fa carico dei suoi studi. Inizia molto giovane a lavorare nella biblioteca nazionale e pubblica la prima raccolta poetica prima dei vent’anni.
Alla ricerca di nuovi stimoli, Darío si trasferisce in Cile, dove resta per 4 anni e scrive la raccolta Azul, che lo rende famoso anche in Spagna. Inizia a lavorare stabilmente per il giornale La Nación, di Buenos Aires, e lo stipendio notevole lo porta a condurre una vita dissoluta, finché non si innamora di una donna e la sposa. La sua vita familiare prende però una piega tragica: la donna muore e Rubén Darío si sposta in Spagna e inizia a frequentare Rosario Murillo, i cui fratelli lo costringono a sposarla.
Per distrarsi dall’opprimente matrimonio a cui è costretto, il poeta compie un lungo viaggio a Parigi, dove rimane affascinato dalla poesia simbolista e modernista, che influenza molto il suo stile allontanandolo dal romanticismo acceso tipicamente ispanico e indirizzandolo verso una poesia più essenziale e raffinata, ricca di immagini, simboli e figure retoriche. In questo modo diventa il poeta spagnolo del rinnovamento modernista. Stringe una forte amicizia con Verlaine.

Statua di Rubén Darío a León, in Nicaragua, dove il poeta è cresciuto e morto
Compie missioni diplomatiche per conto della Spagna e viaggiando conosce tutti i principali rappresentanti delle nuove generazioni di scrittori e intellettuali. La vita sregolata e le spese eccessive, però, minano la sua salute e la sua stabilità economica, e questo compromette anche la sua carriera. Torna in patria, a León, dove muore nel 1916 per le complicazioni di un’operazione chirurgica.
La carriera di Rubén Darío inizia con la raccolta Azul, che mostra i primi accenni dello stile modernista che l’autore svilupperà a pieno negli anni seguenti, soprattutto con le raccolte Prosas profanas, Cantos de vida y esperanza e El canto errante.
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