Romancero gitano è una raccolta poetica di Federico García Lorca pubblicata nel 1928 a Madrid sulla Revista De Occidente e ispirata alla cultura andalusa. È la prima opera di vasto successo di questo poeta ed è composta da 18 poesie che insieme delineano un unico “romanzo”. Il poeta in realtà considera questa raccolta “il poema dell’Andalusia” più che della sola cultura gitana, che ne è la più autentica e resistente espressione.
Analisi
Le poesie di questa raccolta sono tutte “romances“, cioè componimenti di origine medievale composti da versi ottosillabi e da un momento narrativo unito a un momento lirico-intimistico che entra nel profondo di ciascuno dei personaggi protagonisti disegnati dal poeta. Questo genere era molto usato dai poeti spagnoli ed era diventato classico a partire dal Siglo de Oro. Prevede anche l’inserimento di dialoghi all’interno delle poesie, che sono perciò molto dinamiche.
Lorca vuole rappresentare la cultura andaluso-gitana andando oltre gli stereotipi pittoreschi del flamenco, della malinconia e dell’eccentricità, vuole dare voce a una specifica sensibilità trasformando in mito poetico l’universo e l’individuo gitano. Anche il ritmo di queste poesie è molto musicale e richiama le sonorità della musica andalusa. I luoghi assumono spesso significato simbolico come stati d’animo e il linguaggio utilizzato è onirico, più evocativo che referenziale, fortemente immaginativo e originale. I simboli, in generale, sono ricorrenti per richiamare più volte i temi principali della poesia di Lorca: la passione, l’amore, il desiderio, la morte.

Il quartiere gitano di Granada: Lorca è cresciuto frequentando queste strade ed esplorando la cultura che lo ha portato a scrivere il Romancero gitano
Le caratteristiche dell’individualità gitana che il poeta sottolinea sono il contatto profondo e primitivo con la natura, la percezione dell’elemento magico della vita, il perenne conflitto per l’affermazione di sé in un mondo ostile e il tragico destino che questo si porta dietro, il dramma dell’essere diversi ed emariginati.
Lorca con questa raccolta si inserisce in un filone di recupero della dimensione popolare nella poesia, ma i suoi testi non sono mai “popolari”, anzi molto raffinati e studiati in ogni minimo dettaglio.
Alcuni dei componimenti più celebri di questa raccolta sono Romanza della luna, luna, Ballata della guardia civil, Romanza della pena negra e Piccola ballata dei tre fiumi.
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