Miguel de Unamuno è un poeta, filosofo e scrittore spagnolo di origini basche del movimento modernista “generazione ’98”, composto dagli intellettuali di fine Ottocento responsabili del rinnovamento della letteratura spagnola.
Biografia
Miguel de Unamuno nasce a Bilbao nel 1864 e studia nella città natale. Sviluppa una forte identità patriottica basca ma allo stesso tempo il senso di uno “spirito spagnolo”. Al termine delle scuole superiori inizia a scrivere articoli per giornali e si trasferisce a Madrid per gli studi universitari, durante i quali rafforza il suo interesse per la filosofia, che lo allontana dal cattolicesimo. Dopo la laurea inizia a insegnare latino a Bilbao e a scrivere le prime opere filosofiche e teatrali. Compie un viaggio in Italia e in Francia per scoprire l’arte e la cultura europee più da vicino, poi torna in patria, si sposa e ottiene la cattedra di greco all’università di Salamanca. Continua a collaborare con i giornali e a scrivere saggi filosofici e si unisce al partito socialista.
Nel 1900 Unamuno diventa rettore dell’università di Salamanca, incarico da cui il ministro dell’Istruzione lo destituirà quattordici anni dopo per ragioni politiche. Lo scrittore però rimane all’interno dell’università con altri incarichi e si fa portavoce dell’opposizione liberale, rischiando più volte il carcere per le sue affermazioni sul re e sul dittatore Primo de Rivera, fino a che nel 1924 subisce l’esilio a Fuerteventura. Rifiuta la successiva offerta di amnistia e si autoesilia in Francia, da dove continua la sua opposizione alla dittatura, per tornare in patria solo alla caduta del regime.
Dopo un rientro trionfale come rettore all’università e come candidato politico con i socialisti, Unamuno è deluso dalla realtà dell’azione politica repubblicana e si ritira da tutti gli incarichi. All’inizio della guerra civile spagnola appoggia i nazionalisti, ma ben presto se ne pente di fronte al volto feroce e repressivo della rivoluzione franchista. Dichiara pubblicamente la propria dura critica al regime di Franco durante un discorso di apertura dell’anno accademico dell’università e per questo subisce la destituzione dalla carica di rettore e gli arresti domiciliari. Trascorre gli ultimi anni in rassegnata solitudine, dichiarando di ritenere disumani entrambi gli schieramenti della guerra civile, e muore d’infarto nel 1936.

Scultura in onore di Miguel de Unamuno a Salamanca, dove vive a lungo, diventa rettore e muore
Opere
Miguel de Unamuno scrive una grande quantità di saggi su svariati temi, tra cui spiccano l’identità spagnola e quella basca, l’origine delle lingue, la critica al conservatorismo, il contrasto tra religione e vita e tra cristianesimo e strutture istituzionali della Chiesa, il senso tragico della vita, il rapporto tra Dio e l’uomo, l’ansia dell’esternità. Tra i saggi più noti e importanti si possono menzionare Del sentimento tragico della vita e L’agonia del cristianesimo. Ma questi temi fondamentali tornano anche nei romanzi, spesso sperimentali come struttura e cornice narrativa, di cui il più famoso è il romanzo sperimentale Niebla (Nebbia), in cui identifica l’autore con Dio e il personaggio con l’uomo e mostra la concezione della vita umana come sogno di Dio, concezione a cui però il protagonista si ribella.
Unamuno scrive anche poesie e testi teatrali, che riprendono la sua filosofia ma hanno meno successo fra il pubblico. Il suo teatro è radicalmente innovativo perché riduce sceneggiatura e scenografia all’essenziale, mettendo al centro solo le passioni che tormentano i personaggi. Alcuni esempi sono La esfinge (La sfinge) e El otro (L’altro).
Miguel de Unamuno – Frasi celebri
La parola saggia è quella che, detta a un bambino, viene sempre compresa senza bisogno di spiegazioni.
L’amore è compassione, e più si ama, più si prova compassione.
L’uomo, per il semplice fatto di essere uomo, di avere coscienza di sé, è in confronto all’asino o al granchio, un animale malato. La coscienza è malattia.
Leggere molto è uno dei cammini che conducono all’originalità; uno è tanto più originale e peculiare quanto più conosce ciò che gli altri hanno detto.
La vera scienza soprattutto insegna a dubitare e a essere ignoranti.
Quando l’uomo rimane da solo e chiude gli occhi di fronte all’avvenire, e al sogno, gli si rivela l’abisso spaventoso dell’eternità.
Uno dei vantaggi del non essere felici è che si può desiderare la felicità.
Discutere con la tentazione significa essere sul punto di cedere.
Indice materie – Letteratura spagnola – Miguel de Unamuno